Ha ucciso e venduto gli anelli delle vittime
Dopo l'assassinio, Alessandro Lorena cambiò dei gioielli a un compro Oro di Castiglione Olona. Era senza denaro e portò il ricavato alla ex moglie per il mantenimento del bimbo piccolo
L’assassino rubò anche le fedi d’oro dei due coniugi uccisi: le portò a un “Compro Oro”, insieme ad altri gioielli, e con i soldi ricavati andò subito a pagare gli alimenti alla ex moglie, per il loro figlioletto di un anno. I carabinieri hanno scoperto che Alessandro Lorena, 28 anni, non ha rubato solo 100 euro dalla villetta dove ha commesso il duplice omicidio di Venegono inferiore.
Il ragazzo, dopo aver colpito a morte gli ex vicini di casa a Venegono Inferiore, si rivendette anche gli anelli di una vita insieme, un particolare, se si vuole, ancora più brutto e doloroso di quanto fin qui appreso. L’omicida si recò presso un negozio di “Compro oro” a Castiglione Olona, e riuscì a monetizzare circa 300 euro, consegnando i 2 anelli d’oro, le fedi matrimoniali di Martino Ferro e Graziella Campello, una collanina sempre in oro, e altri piccoli anellini trafugati frugando tra i cassetti della casa, o forse prendendo la collana dal collo della signora. Lorena non riuscì però a trovare la cassaforte.
Il ragazzo era talmente a secco di denaro che quei pochi euro gli potevano bastare, oltre ai 100 euro in contanti presi dal portafoglio di Martino Ferro. Il denaro, secondo gli inquirenti, fu subito portato alla ex moglie. Va chiarito che il negoziante e la moglie sono del tutto estranei alla vicenda, inoltre le fedi matrimoniali non avevano incisi i nomi e quindi non erano identificabili. Non è chiaro se Lorena le abbia trovate in casa e se le abbia sfilate dal dito dei cadaveri, ma questo è un particolare che potrebbe essere chiarito in un successivo interrogatorio. Ciò che conta, ai fini della motivazione che ha portato al duplice omicidio, è che a quanto pare Lorena non aveva davvero più una lira: da tempo non consegnava più soldi alla ex, non pagava più le sue bollette ed era senza lavoro. Tuttavia, il ragazzo, interrogato dal giudice delle indagini preliminari, è stato molto vago sul movente, e secondo quanto riportato dal suo avvocato Paola Vigo, ha affermato di non sapere perchè abbia ucciso.
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