Liceo classico ancora in calo. I ragazzi preferiscono lo sport

Il liceo classico non piace più. Anche per il prossimo anno si conferma la fuga dei ragazzi dagli studi classici.
A iscrizioni chiuse, ogni scuola traccia un bilancio provvisorio che andrà comunque completato nei prossimi dieci giorni, con aggiustamenti, passaggi, riorientamenti, necessari a rispettare i criteri imposti dalla Provincia e dalla Direzione regionale scolastica.

Come avviene da qualche anno, prosegue, quindi, il trend negativo dei licei classici: a Varese il Cairoli perde una prima passando da 7 a 6 prime,  il Crespi di Busto registra un calo e così la sezione del liceo dei Tigli a Gallarate che lotta per poter far partire la sua unica prima. 

Stesso andamento difficile si è registrato nell’istruzione tecnica per il corso "Costruzione, ambiente e territorio" quel CAT con cui la Riforma ha reinventato la figura del geometra ma che sconta un appannamento legato al diverso nome e alla crisi dell’edilizia. Sia il Daverio -Casula di Varese sia il Ponti a Somma Lombardo hanno ricevuto poche domande.

A intercettare gli studenti "in fuga" dagli studi classici sono soprattutto i licei linguistici e artistici. Il Manzoni di Varese ha ricevuto richieste superiori allo scorso anno bilanciando la leggerissima flessione delle scienze umane ( il liceo avrà così le sue solite 9 prime), uguale sorte è toccato al Crespi di Busto che conferma le sue 10 classi suddivise soprattutto tra lingue e scienze umane. Leggerissima flessione per l’artistico Candiani di Busto ( da 280 a 270 domande) che arrivava, però, da un vero e proprio exploit lo scorso anno, successo che gli ha imposto di contenere i numeri per problemi di spazi

Non riesce a contrastare il trend negativo il liceo scientifico Ferraris di Varese che perde, anche quest’anno, una nuova sezione del percorso scienze applicate : le prime diventano, quindi, 8 di cui cinque dell’indirizzo tradizionale. 

Decisamente meglio sono andate le iscrizioni allo scientifico di Bisuschio che ha avuto almeno 20 domande in più. L’istituto superiore ha registrato un aumento in tutti i suoi percorsi, seppur contenuto, ad eccezione di quello professionale che si è fermato a 15 richieste, dato che preoccupa il dirigente Tallone che teme di non poter far partire la classe ( ma solo tra una decina di giorni si avrà la fotografia definitiva). 
In crescita lo scientifico Grassi di Saronno che potrebbe aumentare persino le sue prime, nonostante la chiusra della sede distaccata e l’accorpamento di tutti gli studenti nello stabile di via Croce. 

Mantiene il suo grande appeal sul territorio il liceo Curie di Tradate che avvierà 4 prime per lo scientifico e due sia per linguistico, sia per scienze umane sia per l’economico. Nessuna variazione sul numero globale di prime ma il numero degli studenti per classe sarà al limite.

Soddisfazione è stata espressa anche dalla preside Francesca Franz di Gavirate che registra un pieno di consensi: ad eccezione dell’opzione tecnica CAT ( in linea con il datto territoriale) tutti gli altri indirizzi confermano il gradimento. Boom di domande, ma era ben preventivato, per il liceo sportivo che, con oltre 60 richieste, dovrà fare una selezione ampia per far partire la sola classe di 30 alunni, concessa dalle disposizioni regionali.

Costretto al riorientamento sarà l’Ite Tosi di Busto dove, come vuole ormai la tradizione, si passerà i prossimi giorni a reindirizzare i ragazzi in eccesso, una ventina circa, un numero decisamente più contenuto rispetto al passato. 

Non tramonta la passione per l’enogastronomia: all’istituto De Filippi di Varese partiranno sia il percorso regionale sia quello ministeriale. Infine registrano dati quantitativi e qualitativi adeguati i licei musicali e coreutico del territorio: al Manzoni ci sono state 31 domande e mentre al Candiani le audizioni svolte durante l’anno hanno portato alla selezione dei candidati in numero adeguato.