Colombo: “Altro che fatturopoli. Basta accuse senza senso”

«Fatturopoli? Basta lanciare accuse senza senso». Così il sindaco Guido Colombo, a pochi mesi dalla scadenza del suo secondo mandato da sindaco di Somma Lombardo, replica alle accuse lanciate dalle opposizioni in consiglio comunale lo scorso venerdì 20 marzo.

«In merito all’animato dibattito Consiliare sul punto  all’ordine del giorno: ”Riconoscimento debito fuori bilancio a seguito proposta transattiva formulata dal Giudice nella causa per il decreto ingiuntivo promossa avanti al Tribunale di Busto Arsizio dalla Società Elimar S.R.L.” dove l’opposizione per l’ennesima volta e senza ritegno sbandiera “fatturopoli” imputando alla Politica azioni improprie, ricorda che per fugare ogni dubbio in merito, in data 9 marzo 2012, con lettera Prot. Ris. n.1 /2012, inviava all’ora Sig. Procuratore di Busto Arsizio, Dott. Francesco Dettori, tramite la Stazione Carabinieri di Somma Lombardo, gli atti della Commissione Consiliare di accertamento della regolarità di opere pubbliche eseguite tra il 2006 e il 2009 – scrive Guido Colombo -. La missiva contiene la seguente frase: “ La Commissione ha esaurito i suoi lavori il 26 febbraio scorso, e la relazione è stata presentata al Consiglio Comunale in data 2 marzo 2012, in seduta segreta. […] Per i provvedimenti che Codesta Procura riterrà opportuni”. Il Sindaco, rimarca il fatto che la relazione Consiliare non è stata inviata alla Corte dei Conti per valutare  atti Amministrativi, ma bensì alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio per valutare eventuali azioni penali nei confronti degli Amministratori. Il Sindaco ricevette successiva telefonata dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio, nella quale si dava luogo a non procedere in quanto non risultavano addebiti nei confronti degli Amministratori. Questo per chiarire una volta per tutte una vicenda che impropriamente viene utilizzata ai fini politici e che deve essere ricondotta nell’ambito della contabilità Amministrativa. se si vuol fare campagna elettorale la si faccia pure, ma usando i giusti modi e temi corretti».