Corbetta (M5s): “Che fine hanno fatto le compensazioni di Pedemontana?”
Il consigliere regionale pentastellato contesta il ritardo nella realizzazione delle compensazioni ambientali e delle mitigazioni nelle tratte già aperte
![pedemontana larga foto](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2015/01/pedemontana-larga-foto-432303.610x431.jpg)
Il Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle della Lombardia Gianmarco Corbetta ha depositato una mozione che chiede conto alla Giunta Maroni della scomparsa delle compensazioni ambientali e delle mitigazioni che avrebbero dovuto essere realizzate contestualmente all’apertura di Pedemontana di cui è già in funzione il tratto A, la tangenziale di Varese, e, a entro luglio 2015, il tratto B1 e il primo lotto della tangenziale di Como.
Gianmarco Corbetta, consigliere del M5S Lombardia, dichiara: “Oltre al danno della distruzione del territorio a causa di un’opera inutile, c’è anche la beffa: la realizzazione delle compensazioni ambientali e delle mitigazioni sulla Pedemontana sono in grave ritardo rispetto a quanto previsto e annunciato. Maroni, nel gennaio 2015, ha garantito in prima persona la realizzazione di quelle opere anche sulla base delle richieste degli amministratori locali. Ad oggi non se ne sa nulla e visto la stato comatoso in cui versano le finanze della società Pedemontana il rischio concreto è che non se ne faccia nulla”.
“Con la mozione chiediamo – continua Corbetta – che si attivi un tavolo tecnico-politico tra Regione e società Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A per sollecitare e verificare periodicamente l’effettiva realizzazione di tutte le opere di mitigazione e compensazione ambientale previste. Chiediamo poi che Maroni si impegni a promuovere l’elaborazione di uno strumento di pianificazione strategica di vasta scala per il territorio interessato dal passaggio delle tratte A e B1 di Pedemontana, della Tangenziale di Varese e del primo lotto della Tangenziale di Como che preveda sia la definizione di una ampia fascia di inedificabilità sui due lati dell’infrastruttura, degli svincoli, delle opere di viabilità accessoria (superiore a quanto già previsto dalla normativa di settore) sia la rifunzionalizzazione degli spazi aperti, ossia dei suoli – attigui all’infrastruttura – attualmente inedificati e non impermeabilizzati. E’ necessario infatti tutelare e valorizzare quel che resta del suolo dopo lo scempio ambientale, ecologico e paesaggistico che costituisce l’inutile Pedemonatana”.
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