Fornace, dalla crisi a posti di lavoro e sostegno alle start-up

Nuova conferenza dei servizi in Regione che dovrà valutare il progetto di rilancio del struttura, basandosi anche su un accordo con l'amministrazione comunale tradatese e i comuni limitrofi

Fornace, chiudono altri negozi (inserita in galleria)

Fornace, dalla crisi a possibili posti di lavoro e sistemazione della viabilità. È il contenuto del progetto di rilancio che è in valutazione alla conferenza dei servizi della Regione Lombardia e che è stato steso dal curatore fallimentare dopo lunghe trattative con in comune di Tradate e coi comuni limitrofi. L’ultima riunione della conferenza dei servizi si è svolta mercoledì pomeriggio a Milano, alla presenza di tutte le parti interessate: sul tavolo la possibilità di riconoscere il complesso come “centro commerciale”, status che non aveva mai ottenuto. La Regione però non ha ancora deciso, rinviando la valutazione al prossimo 24 marzo.

Nella proposta di rilancio vi sono diversi punti ottenuti dal Comune di Tradate, che si attueranno solo in caso di vendita dopo la messa all’asta di tutto il complesso. Messa all’asta che si baserà sul progetto di rilancio studiato dal curatore fallimentare.

A spiegare i vantaggi ottenuti per il comunale di Tradate è l’assessore Sergio Beghi: «Siamo riusciti a partire da una proposta di 550mila euro di impegno da parte della Fornace per l’impatto ambientale. Questo per sopperire ai disagi che si vengono a creare, come interventi viabilistici in Abbiate Guazzone e altri per comuni limitrofi».

A trarne vantaggio è però anche il livello occupazionale, con la creazione di un fondo di garanzia per finanziamento delle aziende in start-up: «Parte di questi soldi – spiega Beghi -, circa 60mila euro, andranno in un fondo intercomunale di garanzia per il finanziamento di nuove start-up. Soldi che saranno depositati presso una banca come garanzia per mancati interessi, questo permetterà di accedere a prestiti agevolati e serviranno per creare posti di lavoro. In questo progetto vogliamo coinvolgere anche Ascom».

Ma non solo, c’è un altro accordo sul tavolo con la Fornace: «Nel progetto di rilancio abbiamo fatto inserire una fideiussione di 400mila euro per assunzioni di personale residente a Tradate. Chi entrerà si impegnerà ad assumere i residenti, corrispondente a circa 15 posti di lavoro. Speriamo ora che il 24 si arrivi ad avere il via libera. Una volta regolarizzata la situazione, verrà a messa all’asta l’intera struttura e finalmente pagati anche i creditori».

Sulla situazione della Fornace pende anche un ricorso del curatore fallimentare contro il comune che aveva rifiutato la richiesta di ampliamento del settore alimentare da 600 a 2.500 metri quadri. Ma nelle prossime settimane il consiglio comunale potrebbe sospendere quella decisione.

Manuel Sgarella
manuel.sgarella@varesenews.it

 

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Pubblicato il 12 Marzo 2015
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