In bici a Malpensa, Cardano riparte e chiama comuni, Provincia e Regione
Una mozione del gruppo di opposizione Cardano Rinasce riporta l'attenzione sul progetto nato nel 2002 e mai realizzato. Al centro soprattutto la questione delle risorse economiche

Dal 2002 la pista ciclabile che dovrebbe collegare Cardano al Campo con il Terminal 2 di Malpensa è un progetto sulla carta. Di reale purtroppo non c’è ancora nulla, se non il desiderio di diverse realtà di vedere finalmente realizzato quel collegamento.
L’ostacolo principale, facile immaginarlo, è quello economico. Chi può finanziare un’infrastrttura del genere in questo momento? Ma questo non significa che quel progetto sia chiuso in un cassetto e dimenticato.
L’ultimo in ordine di tempo a riportare l’attenzione sulla ciclibile al T2 è stato il gruppo di minoranza Cardano Rinasce che con il consigliere Valter Tomasini ha proposto nell’ultimo consiglio comunale una mozione poi votata all’unanimità.
Il primo progetto votato dal Consiglio comunale risale al 2002: si trattava di una pista motociclabile sulla base di una perizia fatta da Anas sulla 336. “Allora – spiega l’attuale assessore Vincenzo Proto, già in giunta ai tempi del primo progetto – ci eravamo interessati per vedere se potevamo accedere a dei bandi regionali. Oggi quel progetto va rivisto e aggiornato per valutare anche il costo da affrontare. Si potrebbe pensare, ad esempio, a una struttura più semplice rispetto all’originaria pista motociclabile”.
Nel 2012 è stata l’amministrazione di Laura Prati a riprendere in mano la faccenda con il coinvolgimento degli altri comuni della zona per far inserire l’opera nel piano per la mobilità regionale. Nel 2013 Fiab Cardano Amicinbici aveva raccolto oltre 1.200 firme che erano state recapitate al presidente Maroni.
Ora la palla ripassa nella mani dell’amministrazione di Cardano che, sollecitata dalla mozione condivisa da tutti, si dice pronta a prendere l’iniziativa. “Noi facciamo la nostra parte – spiega Proto -, ma si tratta di un progetto sovracomunale che da soli non possiamo certo realizzare”.
Alla Provincia, ente in grossa difficoltà economica dopo l’ultima riforma, l’assessore chiede di “farsi però parte attiva nella convocazione di un tavolo a cui far è partecipare tutte le realtà coinvolte”. Sul fronte finanziario, il pensiero dell’amministrazione di Cardano va alla Regione e alla possibilità di accedere a bandi. “Cercheremo anche la collaborazione di Sea – continua Proto -: se non per un contributo economico, valutemo se c’è la possibilità di cedere delle aree gratuitamente per l’infrastruttura”.
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