La scuola si affida alla Cgil per ritrovare la passione

Netta vittoria della FLC Cgil nelle elezioni dei rappresentanti sindacali di scuola. Con il 40,54% dei consensi si afferma per la quinta volta. Primato anche negli enti pubblici mentre si soffre in sanità

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Chiuse le consultazioni per le elezioni delle rappresentanze sindacali nel settore pubblico, i risultati hanno decretato la Cgil è il primo sindacato a livello provinciale: « È stata una tornata molto importante – ha spiegato ilsegretario provinciale Umberto Colombo –  la dimostrazione della voglia dei lavoratori di farsi sentire, una risposta netta agli attacchi che hanno subito i dipendenti del pubblico». Colmbo non nasconde, però, le difficoltà del momento, le battaglie in corso come quello in difesa dei posti di lavoro negli enti Provincia o la precarizzazione dilagante con il blocco del contratto collettivo.

I numeri evidenziano una netta affermazione nel campo dell’istruzione: « Ha votato il 71,4% degli aventi diritto – ha sottolineato Raimondo Parisi segretario FLC Cgil – segno che c’è una grande voglia di difendere i propri diritti. Il nostro sindacato ha eletto almeno un rappresentante in ognuna delle 105 istituzioni scolastiche della provincia. Ci sono stati casi dove abbiamo eletto 3 candidati su tre come al liceo Sereni di Luino o al comprensivo di Caronno Pertusella».

Nella tornata scolastica la Cgil ha conquistato il 40,54% dei consensi, la Cisl ha ottenuto il34,37%, il 16,23 alla Uil, il 5,18 lo Snals mentre decisamente inferiori sono stati i risultati per Gilda (0,39%), Cobas (1,23%) e Anief (1,11%): « Credo che questo risultato sia legato al momento molto confuso e delicato che stiamo vivendo – ha proseguito Parisi – Le ultime leggi hanno via via peggiorato l’ambiente e molti , tra insegnanti e personale tecnico amministrativo, sono demotivati o rassegnati. Occorre ritrovare la voglia di combattere e mettersi in gioco,anche in questo momento in cui la Riforma della Buona Scuola appare solo come un insieme di promesse difficilmente mantenibili».

Buono è stato anche il risultato ottenuto negli enti locali, con una decisa affermazione della Cgil nella Provincia (51%)  e nei comuni di Gallarate (56,29%) e Cassano Magnago (70,41%) : « Il dato evidente sta nel numero dei votanti – ha spiegato Giancarlo Ardizzoia segretario della Funzione Pubblica Cgil – su 5500 aventi diritto, hanno votato 4180. La Cgil ha ottenuto il 47% delle preferenze contro il 15% della Cisl e il 18% della Uil. In tutto abbiamo visto eleggere 245 delegati contro i 180 della scorsa tornata elettorale».

Unica nota dolente è il comparto sanità, dove il sindacato ha registrato una una netta battuta d’arresto: « Abbiamo evidentemente sbagliato la comunicazione – ha ammesso Ardizzoia – Questo è un settore dove i lavoratori hanno decisamente poco tempo per partecipare alle riunioni. Non è stata capita la nostra strategia di preferire il confronto con le aziende su tavoli negoziali. Probabilmente i tempi eccessivamente lunghi di queste trattative non hanno giocato a nostro favore. È stata decisamente più di impatto una politica fatta di ricorsi al giudice del lavoro, piuttosto che a un avvocato. C’è una certa disaffezione dei lavoratori: ha votato il 60% degli aventi diritto. Credo che sia anche legato a un settore che sconta molti problemi dovuti anche alla mancanza di fondi. Le soluzioni ai problemi del PS o dell’ospedale di Varese, per esempio, sono legati alla rete territoriale da costruire. Sul tavolo ci sono questioni, come le ferie o gli straordinari del comparto sanità, che hanno bisogno di risposte incisive, di nuove assunzioni. Possibilità fino a oggi negate dalla mancanza di finanziamenti»

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

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Pubblicato il 10 Marzo 2015
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