Varese e Brescia penalizzate e ultime a braccetto
Assegnato l'ultimo punto di penalità ai biancorossi; -6 invece alle Rondinelle. Il presidente di Serie B Abodi ha incontrato a Palazzo Estense il sindaco Fontana e i vertici del club
Ora non ci saranno più calcoli astrusi da fare. Il Tribunale Federale Nazionale ha infatti sottratto a Varese e Brescia i punti di penalizzazione causati dai ritardati pagamenti dei versamenti Irpef e ridisegnato la classifica di Serie B. Il Varese, cui erano già stati tolti tre punti in precedenza, si è visto appioppare un ulteriore “meno 1”; la vera novità riguarda invece il Brescia che fino a ora non aveva “pagato dazio” nonostante le note mancanze degli adempimenti: le Rondinelle si sono viste togliere sei punti in un sol colpo e sono quindi precipitate in classifica.
Per effetto di queste decisioni, le due sole formazioni lombarde di Serie B si trovano ora appaiate all’ultimo posto con 27 punti (tecnicamente, il Varese è dietro per lo scontro diretto sfavorevole), distaccate di cinque lunghezze dalle squadre che le precedono. Crotone e Catania sono infatti a quota 32 mentre Pro Vercelli e Cittadella con 35 punti si contendono l’ultimo posto utile per la salvezza diretta e il primo dei playout.
INCONTRO ABODI-FONTANA – Nella serata di martedì intanto, il presidente della Serie B Andrea Abodi è giunto in città per un summit con il sindaco Fontana e i vertici del Varese, rappresentati dal presidente Cassarà, dal vice Papini e dal dg D’Aniello.
L’incontro è servito per fare il punto sulla situazione societaria, dopo il recente insediamento di Cassarà che, al di là del pittoresco esordio che lo ha fatto paragonare al sampdoriano Ferrero, ha garantito al Varese la possibilità di rispettare uno step importante per evitare altre penalizzazioni. Nei prossimi giorni intanto, sul conto corrente biancorosso è atteso il versamento di una tranche dei diritti televisivi che darà un po’ di fiato alle casse societarie. Sul tavolo anche la questione stadio – la Lega Serie B ha da tempo inserito Varese tra le città in cui si può lavorare per un nuovo impianto – anche se ovviamente il problema più importante ora riguarda la salvezza finanziaria del club, oltre che quella sportiva.
Nei giorni scorsi, e durante il vertice si è parlato anche di ciò, D’Aniello e Papini hanno sviluppato diversi contatti con imprenditori interessati a vario titolo alle sorti del Varese 1910. Proposte di tipo diverso e con differenti interessi (c’è chi vorrebbe dare una mano, chi attende la questione stadio, chi è attratto dal settore giovanile…): tutte le strade sono sotto osservazione per garantire la continuità.
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