Vincenzi contro l’accordo bilaterale sugli inerti: “Va completamente rivisto”
Il presidente della provincia esprime la perplessità sull'accordo siglato da Canton Ticino e Regione Lombardia "Non vorremmo che questa Intesa venga “venduta” come la soluzione capace di risolvere il problema delle cave"

«Esprimo tutta la mia perplessità e la grande preoccupazione dei Sindaci dei Comuni di frontiera, della Presidente della Comunità Montana del Piambello, nonché di numerose Associazioni ambientaliste in relazione alla “Intesa di coordinamento transfrontaliero per la gestione dei materiali inerti fra la Regione Lombardia e il Canton Ticino”. Accordo da poco siglato appunto tra Regione e Canton Ticino». Comincia così l’intervento del presidente della Provincia di Varese, nonchè sindaco di Cantello (uno dei comuni di frontiera più interessati), Gunnar Vincenzi, in merito all’intesa di coordinamento transfrontaliero per la gestione dei materiali inerti fra la Regione Lombardia e il Canton Ticino siglata qualche giorno fa.
«Nei giorni scorsi ho avuto modo di raccogliere i timori delle istituzioni locali, le quali sono seriamente preoccupate del fatto che quest’intesa favorisca uno scambio commerciale che in realtà penalizza il nostro territorio: noi portiamo in Ticino materie prime utili al comparto dell’edilizia deturpando l’ambiente e in cambio riceviamo materiale inerte di scarto, che per di più dovrà essere macinato e trattato». Ha continuato il presidente: secondo lui uno scambio, perciò, iniquo per le popolaizoni italiane.
IL VIDEO DELL’ACCORDO SUGLI INERTI
«Non vorremmo che questa Intesa venga “venduta” come la soluzione capace di risolvere il problema delle cave nella nostra provincia, argomento sul quale servirebbe invece una più attenta e approfondita valutazione che non prescinda dai gravosi costi (in termini ambientali) che i nostri cittadini hanno già pagato in tutti questi anni».
Vincenzi, tra l’altro, pone un dubbio anche istituzionale: «A parità di condizioni contemplate nell’Intesa, ma a parti invertite, siamo certi che il Canton Ticino avrebbe firmato il documento dando così l’assenso all’operazione?»
In qualità di Presidente della Provincia Vincenzi infine chiede che: «Regione Lombardia spieghi alle istituzioni e associazioni locali quali saranno le ricadute positive per le nostre comunità. Mi riservo di chiedere formalmente, ai sensi dell’articolo 5 comma 4 dell’Intesa, che Regione Lombardia ridiscuta e sospenda l’applicazione degli accordi».
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