Ancora il beltempo poi le temperature scenderanno
Le perturbazioni faranno scendere la colonnina a 18 gradi ma fa sempre più caldo: il cambiamento climatico si muove a velocità inusuali per gli osservatori meteorologici

Le maniche corte, i primi bermuda che cominciano a spuntare e la brezza serale a conciliare l’arrivo del buio sempre più tardo. Diciamoci la verità: queste giornate di primavera, che sembrano un anticipo d’estate, sono proprio piacevoli. Tra lunedì e martedì le temperature sono state stabili attorno ai 25 gradi con una punta anche di 26 gradi e lo saranno ancora oggi, mercoledì 15, e domani, giovedì 16 aprile.
Poi le cose cambieranno un po’: la perturbazione che passerà venerdì e sabato porterà nuvole, qualche rovescio e forse anche qualche temporale. Fortunatamente passerà in tempo per lasciare domenica spazio al sole. Le temperature torneranno però molto più basse, in media tra i 18 e i 20 gradi.
ALCUNE CURIOSITA’
Allargando un po’ lo sguardo dai dati di questi giorni, con l’aiuto preciso e puntuale del Centro Geofisico Prealpino che li monitora costantemente da anni, trovano spazio alcune curiosità. Il beltempo di questi giorni è dovuto all’alta pressione che dal Mediterraneo si è spinta su tutta Europa. Accadde anche l’anno scorso e l’alzarsi della temperatura è ormai una tendenza consolidata in questo periodo. L’episodio di caldo più notevole del mese di aprile si è verificato nel 2011, il giorno 9, quando furono toccati a Varese i 31 gradi. Quell’anno la media delle temperature del mese fu di 5 gradi più alta della norma, mentre la media dell’aprile dell’anno scorso fu quella più alta di sempre. E anche quest’anno siamo già sopra la media di ben 2 gradi.
MOLTE PREOCCUPAZIONI
Guardando il fenomeno con una visuale ancora più ampia la curiosità potrebbe cominciare a trasformarsi in preoccupazione. Nel senso che il cambiamento climatico in atto si muove a velocità inusuali per gli osservatori meteorologici. Cambiamenti che dovrebbero richiedere tempi lunghissimi stanno avvenendo in realtà nel giro di pochissimi anni. Dall’osservatorio varesino non nascondono di osservare con puntualità e preoccupazione il fenomeno. In cinquant’anni la temperatura ha scalato la colonnina di quasi tre gradi, la primavera e l’estate hanno elevato in modo consolidato la propria temperatura. Le temperature che si registrano in estate anche in provincia di Varese erano impensabili solo fino agli anni ’80.
Questa tendenza ha già portato i primi cambiamenti nella vegetazione e nel comportamento della fauna. Le piante mantengono le foglie verdi molto più a lungo, stanno sbucando nuove specie che prima non crescevano e ne stanno scomparendo altre (si veda per esempio la sofferenza e la moria di betulle in alcune aree della provincia). E se a Varese i cambiamenti sono ancora accettabili altrove sono molto più preoccupanti. Le Alpi ne sono un esempio: i Ghiacciai perdono metri e metri lasciando dietro di loro solo ghiaiaie e roccia e togliendo riserve preziose per le acque che che abbeverano laghi e fiumi per tutto l’anno.
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