Casella si unisce al gruppo dei migliori

Buona prova complessiva dell'italiano che rimpiazza Rautins, ancora deludente. Kangur combina poco, i migliori sono Maynor ed Eyenga

basket virtus bologna pallacanestro varese 86-78

RAUTINS 5 – Una fiondata a segno dopo l’intervallo, uno sfondamento (importantissimo) subito nel finale, qualche guizzo a rimbalzo. Qualche segnale di vita, ma ancora troppo poco per la guardia titolare che così giocando costringe Caja a quintetti contorti per poter tenere in campo la squadra.

LETHO s. v. – Un giocatore di uno sport diverso dalla Serie A di basket. Sta in campo troppo poco per un voto.

MAYNOR 7,5 – E dire che gli mancano il tiro da lontano (0/4: quando non va, non va) e la difesa. Domina la partita con movimenti all’apparenza semplici e in realtà letali: un’esitazione, un cambio di mano, la partenza e il canestro (21 punti) o l’assist (7). Tra l’altro mette il cesto più importante, con Sassari rientrata a -3 con meno di 2′ da giocare.

CASELLA 7 – Prova convincente del giocatore toscano, che piazza un paio di canestri d’oro (una tripla dall’angolo, uno su taglio centrale) e regge a lungo l’urto sul parquet.

JEFFERSON 5,5 – Colora il tabellino con qualche guizzo nei pressi del ferro (6 punti e 6 rimbalzi, 3 schiacciate) ma non maschera del tutto la fatica fatta nel provare a contenere Lawal. Utile una sua lettura difensiva nel finale, che però non gira del tutto la partita.

OKOYE 6,5 – Venti minuti di grande utilità per Stanley che non a caso chiude con 10 di valutazione complessiva, timbrando due canestri dal campo, arpionando palloni a rimbalzo e vaganti, tenendo alta la consistenza del reparto ali anche quando Eyenga va a rifiatare.

CALLAHAN 6,5 – Mezzo punto in meno per i dieci secondi di follia nel finale, quando sbaglia un tiro inutilmente rapido e concede il 2+1 a Brooks. Per il resto ineccepibile: quando può apre il fuoco dall’arco, quando riesce colpisce da sotto per un totale di 14 punti.

KANGUR 5 – Segnare, nel basket, non è tutto, ma da un giocatore esperto, forte e – perché no – ben pagato si deve pretendere di più. Un solo canestro, per quanto in un momento cruciale, un solo rimbalzo, un solo assist: troppo poco, nonostante il solito lavoro sporco.

EYENGA 7 – Forse un po’ più pasticcione rispetto alle ultime uscite, perché quando fa il playmaker diventa troppo goloso ed esagera con le entrate. Però, appunto, fa pure il play oltre a mettere la museruola agli attaccanti altrui, a catturare 9 rimbalzi, a fare canestro. Altra prova di spessore: con Caja è decollato.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 19 Aprile 2015
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