Franco Tosi: Presezzi e sindacati trovano l’accordo
Preservati i posti di lavoro e la permanenza del sito produttivo a Legnano. L'unico sindacato a non firmare l'accordo è stata la Fiom Cgil, ora i lavoratori dovranno votarlo in assemblea
![franco tosi legnano fonderia](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2008/06/franco-tosi-legnano-fonderia-348266.610x431.jpg)
La notte scorsa tutte le organizzazioni sindacali, con l’esclusione della Fiom Cgil, hanno firmato un’ipotesi di accordoche definirà in dettaglio gli aspetti occupazionali della cessione del ramo industriale della Franco Tosi in Amministrazione Straordinaria, marchio storico della eccellenza manifatturiera di Legnano in Italia e nel mondo. L’accordo prevede che la Tosi resti a Legnano e che vengano garantiti i 340 posti di lavoro mentre per una 70ina scatterà il prepensionamento. Ora l’ultima parola è ai lavoratori chiamati ad approvare l’accordo in assemblea.
L’Amministrazione Comunale sottolinea come abbia sempre operato a tutti i livelli, dai rapporti diretti con le rappresentanze dei lavoratori fino a quelli con il Ministero dello Sviluppo Economico, per il perseguimento di quattro obbiettivi fondamentali: scongiurare il fallimento, garantire la massima salvaguardia dei posti di lavoro, garantire la continuità della produzione industriale e la permanenza nell’attuale sito produttivo.
Sui fronti della continuità della produzione industriale e della permanenza nell’attuale sito produttivo l’Amministrazione Comunale ritiene che le condizioni di acquisto del ramo di impresa e le successive intese e dichiarazioni abbiano permesso di ottenere un risultato positivo.
Sul fronte della massima salvaguardia dei posti di lavoro, le trattative sono state intense e sofferte da parte dei lavoratori; rispetto alle posizioni di partenza, che presentavano aspetti critici per i lavoratori, l’Amministrazione Comunale constata che sono stati fatti significativi passi avanti, con particolare sottolineatura per gli aspetti delle salvaguardie dei posti di lavoro e dei trattamenti economici. Tutto ciò grazie sia alla capacità contrattuale delle rappresentanze sindacali, sia alla disponibilità dell’acquirente e del Commissario ad accogliere le controproposte.
«L’Amministrazione Comunale attende rispettosa e fiduciosa la libera espressione dei lavoratori, pur non potendo esimersi dal ribadire che la mancata sottoscrizione dell’accordo porterebbe la Franco Tosi al fallimento, con un grave danno per la città e per il tessuto economico del territorio, ma soprattutto per i lavoratori» – fa sapere Palazzo Malinverni che ritiene «lo spingersi nella “zona buia”della procedura fallimentare non possa essere considerato favorevole agli interessi legittimi dei lavoratori».
«Siamo soddisfatti per il risultato raggiunto. L’offerta iniziale degli acquirenti non prevedeva soluzioni lavorative per quasi 140 persone, mentre voleva ripartire con nuovi rapporti di lavoro e trattamenti retributivi ricondotti ai minimi contrattuali oltre che l’integrale applicazione del Jobs Act. Inoltre, abbiamo scongiurato la certezza del fallimento in caso di naufragio della trattativa con il conseguente licenziamento di tutte le 346 maestranze». E’ quanto affermano Ermanno Cova, segretario regionale della Fim Cisl Lombardia e Giuseppe Oliva, segretario della Cisl Milano Metropoli Legnano Magenta
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