Gazebo elettorali negati, esposti in Prefettura

A presentare ufficialmente la protesta è il gruppo "Rinnovamento per l'Italia", movimento che candida come sindaco l'ex ciclista Chiappucci, e "l'Italia che verrà" di Silighini

elezioni

Gazebo elettorali negati durante il 25 aprile, scoppia la polemica con tanto di esposti in Prefettura. A presentare ufficialmente la protesta è il gruppo Rinnovamento per l’Italia, movimento che candida come sindaco l’ex ciclista Claudio Chiappucci, oltre al gruppo L’Italia che verrà che invece candida Luciano Silighini Garagnani.

Il tutto facendo arrivare anche un esposto sul tavolo del Prefetto, specificando che all’inizio, il motivo del diniego era la paura di scontri per le manifestazioni del 25 aprile, ma poi, durante la giornata gazebo elettorali di altri partiti erano presenti in centro. 

«Non ci sono parole per descrivere quello che sta accadendo in Italia Saronno compreso…lo scenario politico di tutti gli altri partiti è confuso e critico – spiega Paola Vallelunga, presidente nazionale del partito -. I vertici dell’Amministrazione Comunale PD alla nostra prima richiesta di collocazione di un Gazebo per svolgere gli adempimenti necessari alla presentazione della Lista ad elezioni 2015 (quali ricerca candidati, raccolta firme, divulgazione di punti programmatici etc..) hanno respinto per iscritto l ubicazione del Ns Gazebo per la data del 25 aprile, la prefettura di Varese telefonicamente ha rafforzato tale diniego motivandolo con lo facciamo per la “ tutela della sicurezza pubblica”, cioè temevano scontri per manifestazione dei Centri sociali.., ora la domanda è spontanea: come mai per noi si temevano scontri con i Centri sociali mentre invece per la Lega e suoi alleati no visto che esponenti Lega e Gazebo al seguito il 25 aprile erano in Corso Italia? Possibile che per la Lista del Partito Rinnovamento per l’Italia con Claudio Chiappucci Candidato Sindaco si temevano scontri con i centri sociali e per la Lega + FI questi scontri non si temevano?»

Anche Silighini spiega cosa è accaduto: «Chiediamo chiarimenti urgenti al Comune di Saronno sul motivo per il quale al nostro movimento “L’Italia che verrà” è stato vietato montare il gazebo in data 26 aprile per “manifestazione istituzionale (fanfara)” quando vediamo corso Italia e le zone limitrofe piene di gazebo di altri movimenti. A ciò aggiungiamo che riteniamo strano che pur avendo chiesto da oltre un mese e per primi gli spazi in piazza Volontari del sangue, si sia preferito dare quel sito ad altri movimenti rilegando noi ogni settimana all’angolo con via San Giuseppe o defilati a inizio corso cittadino coperti da tendaggi di attività commerciali. Reputiamo non corrette queste azioni e frutto di un non ben precisato disegno che non riusciamo a comprendere. Chiederemo spiegazioni nelle sedi opportune»

Conclude la Vallelunga: «Inoltre anche per il giorno 26 aprile 2015 ci hanno verbalmente negato la collocazione del gazebo dicendo che non sarebbe stata concessa a nessuna forza politica a causa della presenza della Fanfara, pertanto ci dicevano inutile che ne fate richiesta, bene.. noi abbiamo osservato il diktat dell’Amministrazione Comunale non mettendo il nostro Gazebo, ma la Lega ed altri come mai anche il 26 aprile sono li con il loro Gazebo, e come mai proprio dove avremmo dovuto mettere il nostro Gazebo in via Mazzini angolo Piazza Libertà c è il Gazebo del PD anziché il nostro? – conclude il segretario di Movimento per l’Italia – Discriminazione, abuso di potere, non rispetto delle norme, impedimento a manifestare la nostra idea politica allo scopo di agevolare altri? Lo appurerà chi di competenza e se è il caso anche la Magistratura». 

Manuel Sgarella
manuel.sgarella@varesenews.it

 

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Pubblicato il 27 Aprile 2015
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