Il caso-Ferla arriva in Parlamento
Interrogazione alla Camera degli onorevoli del Movimento 5 Stelle sul caso del delegato sindacale dell'ADL di Varese licenziato per un diverbio in cui aveva citato "le puttane svizzere"

Anche i parlamentari del Movimento 5 Stelle dicono “je suis Ferla” e portano in Parlamento il caso del sindacalista licenziato dalla Sea, la società di gestione dell’aeroporto di Malpensa.
Venerdì 24 aprile l’onorevole del Movimento 5 Stelle Tiziana Ciprini (che per la cronaca è eletta in Umbria) ha presentato una interrogazione parlamentare alla Camera, sottoscritta anche da altri tre colleghi, tra cui il lombardo Davide Tripiedi. Ferla non ha nascosto la sua vicinanza al Movimento 5 Stelle, bandiere pentastellate erano comparse fin dalla prima manifestazione “Je suis Ferla” (a cui seguì una seconda a Palazzo Marino a Milano). Nel testo dell’interrogazione parlamentare gli onorevoli M5S ripercorrono la vicenda del sindacalista Salvatore Ferla facendo riferimento alla ricostruzione proposta dal Fatto Quotidiano (citando solo una parte dell’articolo, qui integrale). Ferla è stato licenziato (per “giusta causa”, dice il datore di lavoro) dopo una discussione in sala mensa in cui aveva parlato di «puttane in Svizzera» e il «magnaccia». Secondo Sea era una ingiuria pesante che si riferiva alle addette della mensa e alla società appena arrivata a Malpensa, secondo Ferla invece si trattava di un riferimento generico (Ferla ha poi anche scritto alle addette alla mensa una lettera aperta).
I sindacati di base avevano fatto quadrato e promosso manifestazioni, convinti che il licenziamento sia un atto intimidatorio per l’attività di Ferla, a cui fa riferimento anche la onorevole Ciprini nell’interrogazione. I deputati del Movimento 5 Stelle (sempre sulla base dell’articolo del Fatto) nel testo dicono che Ferla “nel recente passato ha «denunciato» – tra l’altro – le criticità in ambito aeroportuale in merito alla sicurezza sul lavoro, gli alti stipendi dei dirigenti e manager della SEA e presunte condotte antisindacali della Sea”.
L’interrogazione del Movimento 5 Stelle chiede in sostanza al Ministro di attivarsi per evitare il licenziamento: si chiede infatti “quali iniziative intenda assumere il Ministro – nell’ambito delle proprie competenze – allo scopo di favorire un dialogo e una corretta gestione delle relazioni sindacali tra i lavoratori, l’organizzazione ADL Varese e la direzione della SEA spa di Milano Linate Malpensa anche al fine di sensibilizzare la direzione della SEA verso un ripensamento del provvedimento adottato in danno del dipendente e garantire il legittimo esercizio dei diritti sindacali dei lavoratori”.
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