“La guida per trapiantati è mia, ma nessuno lo ha ricordato”

All'indomani della presentazione dell'informativa per i pazienti trapiantati, il nefrologo Donati chiede che si riconosca un lavoro che da oltre 15 anni si fa nel reparto ospedaliero varesino

trapianti

« È da 15 anni che distribuiamo ai nostri pazienti una guida dopo il trapianto di rene. Non ottenere nemmeno una citazione nella nuova iniziativa mi sembra ben poco elegante». Il dottor Donato Donati, nefrologo all’ospedale di Varese, è amareggiato leggendo la presentazione dell’opuscolo “La vita continua” realizzato dalla struttura di Chirurgia Generale ad Indirizzo Trapiantologico, diretta dal Prof. Giulio Carcano, in collaborazione con i nefrologi e gli infettivologi del Dipartimento Trapianti, Diretto dal Prof. Paolo Grossi e tradotto in 10 lingue grazie al sostegno del Rotary Varese Verbano.

«Nessuno mi aveva parlato di questa nuova iniziativa, eppure buona parte del testo, compreso titolo e sottotitolo, è  farina del mio sacco. Un’idea che mi era venuta anni fa e che ho sempre portato avanti con i mezzi rudimentali di cui disponevo. Ora vedo che c’è una nuova impaginazione, alcuni cambiamenti, ma il succo è rimasto.  È chiaro che non esiste copyright su un lavoro che è frutto di una pratica consolidata e condivisa, ma almeno un coinvolgimento…».

Donato Donati è amareggiato anche perché sono gli ultimi giorni della sua permanenza al Circolo: « Ho rassegnato le dimissioni. Concluderò la mia esperienza a Varese il 30 giugno prossimo. E certamente, questo episodio non fa che confermarmi la bontà della mia scelta. Non ho più ragioni di rimanere a Varese».

Da parte sua, il direttore generale Callisto Bravi invita a non enfatizzare: « È stato un lavoro collegiale e il fatto che l’opuscolo non contenga nessun nome specifico dimostra la coralità dell’impegno. Rispetto al passato si è portata qualche innovazione come la traduzione in più lingue. Non voglio entrare nel merito dei rapporti personali perché la mia attenzione riguarda solo il risultato per il paziente».

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Pubblicato il 28 Aprile 2015
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