L’imprenditore agli studenti di Robocup: “Affamati sì, ma non troppo”
Tiziano Barea, presidente e fondatore di Btsr, è stato intervistato dal docente Liuc Luca Mari e dai ragazzi che partecipano alla competizione tra robot: "Per fare impresa servono creatività e costanza"
«Siamo sicuri che sia un bene essere creativi nel mondo del lavoro? E come si concilia la creatività con la ripetibilità?». Domande aperte per i ragazzi che hanno riempito la sala per seguire il seminario Homo Faber & Homo Ludens che si è svolto questa mattina a Malpensafiere all’interno della VII edizione della Gara nazionale di Robotica Robocup Junior Italia. Domande poste da Luca Mari, docente della LIUC – Università Cattaneo e mirate non tanto ad offrire risposte quanto a provocare i ragazzi, spingendoli a riflettere sul tema della creatività e dell’innovazione, prendendo spunto dalle riflessioni di grandi innovatori, tra cui appunto il ben noto “Stay hungry, Stay Foolish” di Steve Jobs.
La risposta personale e concreta l’ha offerta, invece, l’altro protagonista dell’incontro Tiziano Barea, Vice Presidente dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese, presidente della BTSR International Spa, impresa di Olgiate Olona, nata nel 1979 con l’obiettivo di progettare e sviluppare dispositivi elettronici di controllo. L’imprenditore ha, in primis, sottolineato come il made in Italy e il made in Varese, si avvantaggino del felice connubio tra capacità di fare impresa, innovare ed essere creativi e ha poi portato la propria esperienza.
«Senza la creatività non ci sarebbe stata la mia azienda», ha confermato Barea, raccontando l’esordio nella cantina di casa. Un’idea semplice, ma nuova. Accompagnata da un percorso che, dal primo brevetto internazionale nel 1981 per il settore meccano-tessile, ha portato la sua azienda a contarne oggi 500.
«La prima cosa che ho imparato – ha sottolineato l’imprenditore di fronte ai ragazzi – è che non basta saper fare quello che fanno gli altri, ma bisogna realizzare qualcosa che non esiste già. Noi oggi, possiamo dire che di mestiere vendiamo idee. Nella vita, però, come nella scuola e nello sport, oltre alle idee, ci vogliono impegno, costanza e determinazione».
Alla domanda di Mari se ad un colloquio sia più saggio presentarsi come creativi o se non sia meglio mostrarsi semplicemente affidabili, l’imprenditore ha risposto sottolineando il valore della biodiversità nel lavoro come nella vita: «Ognuno di noi è un tassello di un mosaico con i suoi talenti: nel momento in cui si svolge un mestiere con piacere e con passione, quella è creatività anche se agli altri, nello specifico, non sembra così». Ai ragazzi, ha quindi suggerito: «Dovete essere in grado di dosare creatività e affidabilità, senza dimenticare mai il valore dello studio». La RoboCupJunior prosegue fino all’11 aprile al Centro Congressi Malpensafiere.
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