L’ultimo abbraccio del paese al suo sindaco
Al funerale di Mario Prato c'erano tutti i suoi concittadini. Commossi ricordi da parte di molti amministratori che lo hanno conosciuto e apprezzato, il grazie dei bimbi della scuola elementare che ha fatto riaprire
E’ stato il saluto di un intero paese al suo sindaco quello tributato dai cittadini di Montegrino Valtravaglia a Mario Prato, scomparso improvvisamente a causa di un infarto la notte dell’8 aprile lasciando una comunità sgomenta, a partire dai suoi familiari, la moglie, la figlia e il fratello. Loro c’erano, oggi sabato, in prima fila nella piccola chiesa dedicata a Sant’Ambrogio insieme a tanti sindaci dell’Alto Verbano, al presidente della comunità montana Valli del Verbano Paolo Enrico, il senatore Stefano Candiani, l’assessore varesino Ghiringhelli, il consigliere provinciale Paolo Bertocchi e altri rappresentanti delle amministrazioni locali.
Il corteo funebre si è ritrovato davanti alla sede del Municipio, dove Prato per sei anni ha rivestito il ruolo di sindaco, era infatti al suo secondo mandato: «Ho perso prima di tutto un amico, abbiamo fatto il liceo insieme, – ha detto Paolo Enrico ai presenti – ricordo il suo impegno nei giorni dell’alluvione del Cucco, in prima fila con la Protezione Civile di notte mentre portavano in salvo le persone minacciate dal fiume». Il primo ricordo, davanti al Comune, è stato quello del vicesindaco Giovanni Moroni che ha lo ha ricordato come amico e per il suo entusiasmo nei due mandati: «Sei stato una grande persona ci mancherai, ciao Mario» – ha detto con la voce rotta dalla commozione.
I bambini della scuola elementare hanno letto una lettera ringraziandolo l’impegno che ha messo per la riapertura della scuola elementare. Anche il mondo della cultura lo ha omaggiato con la presidente dell’associazione amici del Carnovali, De Vittori: «Con noi c’è stata sempre grande collaborazione, sei stato un uomo di parola che ha sempre mantenuto quello che ha promesso e sei stato una guida per le associazioni».
Il lungo corteo si è snodato fino in chiesa. Durante la cerimonia funebre hanno parlato sia il decano di Luino, don Piergiorgio Solbiati che il parroco di Montegrino don Giovanni: «Mario è stato una persona che ripagava la comunità della fiducia che avevano riposto in lui- ha detto don Giorgio che poi si è rivolto agli amministratori presenti – . Ai sindaci dico di stare tra la gente e non chiudersi nelle stanze del potere, ascoltando le persone fuori dal palazzo comunale». L’ultimo ricordo è stato di don Giovanni: «La dimostrazione della sua vicinanza alla gente me l’ha confermata solo pochi giorni fa quando l’ho incontrato a Villa Pina mentre era in visita agli anziani». Un sindaco e un professore (insegnava al Cfp di Luino, ndr) che difficilmente, chi lo ha consociuto, scorderà. La salma di Prato è stata tumulato al cimitero del paese, mentre suonavano le note de “il silenzio”.
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