Nuova sala scommesse ad Arnate? Il Comune verifica

Il consigliere di minoranza Germano Dall'Igna solleva il caso. L'assessore: "Inviata una diffida per una sala in via Torino, non è conforme alle regole"

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Ad Arnate aprirà una nuova sala giochi o sala scommesse? La voce si è diffusa da qualche giorno nel quartiere di Gallarate, anchè perché si parla di una apertura in piazza Zaro, “cuore” del quartiere, di fronte alla chiesa parrocchiale. «Cittadini residenti mi hanno segnalato l’apertura di una sala giochi o una sala scommesse in un negozio libero in piazza Zaro» dice Germano Dall’Igna, consigliere di Forza Italia che solleva pubblicamente la questione. Una vicenda che riaccende il dibattito sul gioco d’azzardo, già intenso nei mesi scorsi per l’episodio della sala giochi nei dintorni della stazione (la cui apertura è stata poi cancellata dallo stesso imprenditore, dopo le pressioni di amministrazione comunale e opinione pubblica).

Esiste davvero l’ipotesi di un nuovo luogo di gioco d’azzardo? In Comune esiste una richiesta per una sala scommesse ad Arnate (“punto ippico”, dicono le carte), non riguarda piazza Zaro, ma via Torino-via XXII Marzo, come spiega l’assessore alle attività produttive Angelo Bruno Protasoni. «In data 11 dicembre 2014 è stata presentata al Comune di Gallarate una Segnalazione di Inizio Attivita’ per “opere di manutenzione straordinaria per la realizzazione di tavolati interni”», appunto nell’immobile di via Torino. Appurato (a inizio febbraio) che si trattava di un “punto gioco sportivo”, gli uffici di Palazzo Broletto hanno ricordato che a norma del Pgt “è vietata la nuova collocazione di apparecchi per il gioco d’azzardo lecito e Sale Scommesse in locali che si trovino a una distanza entro il limite massimo di 500 metri da istituti scolastici di ogni ordine e grado, luoghi di culto, impianti sportivi”.

L’imprenditore ha a questo punto specificato che si trattava di un “punto ippico” (regolamentato da un Decreto Legge del 2006) e quindi il Comune ha fatto un passo formale forte: «Abbiamo inviato diffida all’utilizzo dell’immobile come “punto ippico” perché in contrasto con lo strumento urbanistico», conclude Protasoni. La Polizia Locale dovrà vigilare in futuro sul rispetto della diffida, nel caso si arrivasse ad una apertura.

E piazza Zaro? «Non abbiamo oggi richieste specifiche per piazza Zaro» dice ancora Protasoni. «A maggior ragione, anche questo luogo non sarebbe in linea con le regole previste dal Pgt, che stabilisce limiti per sale scommesse e sale giochi». Dalle file dell’opposizione, anche il consigliere di minoranza Dall’Igna ribadisce: «Fatto salvo il diritto di ognuno, si devono rispettare le regole: non mi sembra proprio il caso di aprire davanti alla chiesa e a poche centinaia di metri da scuole e asilo», conclude il consigliere di Forza Italia.

Resta ancora l’incertezza di fronte a questo ulteriore caso, anche se il Pgt approvato nell’autunno scorso ha fissato appunto regole più rigide, che offrono un’arma in più all’amministrazione comunale (più di un regolamento, strada scelta da altri Comuni. «Non possiamo che attendere, vigilare e prepararci a una eventuale discussione in Tribunale in merito alla nostra inevitabile ordinanza di chiusura nel caso in cui il richiedente intendesse procedere nonostante la nostra diffida», aggiunge Protasoni, riferendosi appunto al locale che ha presentato una richiesta esplicita.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 07 Aprile 2015
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