Salvini e i suoi messaggi razzisti
Gian Marco Martignoni attacca Matteo Salvini e le sue uscite contro rom e sinti

Caro Direttore,
dopo le reiterate provocazioni di Matteo Salvini e Mario Borghezio contro i campi rom in parecchie città del nostro paese, finalizzate ad ottenere una certa visibilità mediatica attraverso l’individuazione di un capro espiatorio rispetto alla frustrazione sociale generata dal perdurare della recessione economica, l’8 aprile il segretario della Lega Nord ha dato fiato a tutto il razzismo che ha nell’animo, dichiarando che lui è “per radere al suolo” i campi rom.
Una dichiarazione altisonante, ovviamente tutta giocata strumentalmente in chiave elettorale per proseguire quello sfondamento a destra del quadro politico determinato anche dal non casuale abbraccio con i fascisti di Casa Pound, ma che è ancor più grave poiché volta a fomentare odio razziale proprio nella Giornata internazionale dei Rom e dei Sinti.
Il 25 marzo all’Università dell’Insubria è stato presentato da Franco Pittau, presidente del Centro Studi e Ricerche “Idos”, il Dossier Statistico Immigrazione 2014, avente come finalità la lotta alle discriminazioni e l’affermazione dei diritti di cittadinanza.
Nel suddetto dossier sono rintracciabili i quattro “Assi”, ossia salute, lavoro, alloggio e istruzione, su cui è incardinata la Strategia Nazionale di Inclusione dei Rom, Sinti e Caminanti, che prevede ovviamente l’adozione di Piani di inclusione a livello locale.
Laddove il dossier tratta le discriminazioni a sfondo etnico-razziale viene segnalato come “la libertà di espressione si può indirizzare in modo preoccupante anche verso forme di condivisione di pregiudizi e stereotipi, fino all’istigazione all’odio razziale, con una potenzialità virulenta che pone notevoli rischi per la diffusione di messaggi xenofobi”.
Proprio per queste ragioni bene ha fatto Davide Casadio, presidente della Federazione Rom e Sinti, ad annunciare nell’ultima puntata di KlausCondicio di voler denunciare il leader della Lega Nord alla Corte Europea di Strasburgo.
Allo stesso modo il grave e diseducativo messaggio lanciato da Salvini dovrà per forza di cose essere preso in esame dall’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali e sottoposto a formale denuncia da parte dell’A.s.g.i (Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione).
D’altronde, chi occupa un ruolo politico di rilievo nazionale e sovranazionale non può appiccare e propagandare un incendio pensando di essere al di sopra delle leggi che regolano la convivenza civile e sociale.
Cordiali saluti
Gian Marco Martignoni
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