Con il naso all’insù per la nuova Galleria di Milano
Inaugurata dopo i lavori di restauro la Galleria Vittorio Emanuele. Pisapia: «Passeggiare in città oggi è ancora più bello». Ad eseguire il restauro anche la Gasparoli di Gallarate
«Passeggiare a Milano oggi è ancora più bello». Così il sindaco Giuliano Pisapia ha “consegnato” oggi alla città la Galleria Vittorio Emanuele interamente restaurata. I lavori, durati un anno e un mese, sono stati completati a inizio aprile. Il progetto è stato reso possibile grazie alla collaborazione pubblico privato che ha unito istituzioni e grandi investitori come Prada, Versace e Feltrinelli.
«Il grazie della città va ai privati, alle imprese e ai lavoratori che hanno realizzato questo restauro – ha dichiarato Pisapia. Il cantiere è stato un concentrato di altissima professionalità e tecnologia italiana. Il suo simbolo è stato il grande ponteggio mobile che abbiamo visto all’opera in questi mesi dove c’erano le donne e gli uomini che hanno lavorato. Una straordinaria equipe di restauratori, operai, tecnici che hanno dato il meglio di loro. L’architetto Giuseppe Mengoni ebbe un’idea semplice e geniale: collegare due simboli di Milano, la Scala e il Duomo. Morì poco prima dell’inaugurazione: eravamo allora alla vigilia della dell’Esposizione nazionale del 1881».
Ad eseguire i lavori di restauro anche l’impresa di Gallarate Gasparoli. «Siamo partiti da studi e indagini approfonditi – spiega l’architetto Paolo Gasparoli della Gasparoli Restauri– per mettere a punto le tecniche di intervento. I lavori sono consistiti nella pulitura, nell’integrazione di piccole lacune e nella coloritura delle superfici andando a recuperare coloriture molto simili a quelle di Mengoni del 1860».
Come richiesto dai committenti, la galleria non è mai stata chiusa per lavori, ma è sempre rimasta aperta ai cittadini e ai turisti grazie a un ponteggio mobile realizzato dall’impresa bergamasca Percassi (le due società lavorano con un’Associazione Temporanea d’Impresa). «È stato anche un “cantiere della conoscenza” – conclude Gasparoli – che ci ha consentito di sviluppare verifiche e indagini sui materiali con la raccolta di documentazione inedita che consegneremo all’amministrazione»
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