Entrano in un maneggio e torturano un cavallo

È successo nella notte tra giovedì e venerdì scorso. L'animale è stato ferito ripetutamente sul costato e sugli arti con una forca

cavalli

Nella notte tra giovedì e venerdì scorso, ignoti hanno torturato una cavalla in un maneggio di Ternate. A fare la macabra scoperta l’uomo di scuderia che, durante il giro mattutino per la pulizia dei box , ha trovato l’animale coperto di sangue a causa di numerose ferite sul corpo e sugli arti posteriori.

Secondo il verbale del veterinario, i torturatori avrebbero utilizzato una forca tridente, quella usata solitamente per il fieno. «È chiaro che hanno voluto colpire me – dice Matteo Evangelisti, proprietario della cavalla -. Qui ci sono 24 cavalli e loro sono andati a colpo sicuro, perché il box di Laura (è il nome del cavallo ndr) è al centro del corridoio. Hanno preso una capezza, l’hanno attaccata a una putrella della struttura e torturata a lungo sul costato, procurandogli una ventina di tagli di cui uno molto profondo sulla grassella che ha richiesto quattro punti di sutura».

(Nella foto, Laura e Matteo durante uno spettacolo equestre)

Laura, bellissimo esemplare di avelignese che ha 18 anni e vive da sempre con Matteo, ora è sotto terapia antibiotica e sorvegliata “speciale” nel suo box. Il proprietario ha già sporto denuncia contro ignoti ai carabinieri di Ternate che stanno esaminando i filmati del circuito di sorveglianza interno al maneggio e anche quelli posizionati all’ingresso del paese. «Sono convinto – continua l’uomo – che i torturatori siano più d’uno perché un lavoro così è difficile farlo da soli. Quando hanno finito si sono pure  premurati di mettere a posto il forcone e chiudere il box».

Evangelisti con i suoi collaboratori partecipa a manifestazioni e fiere con spettacoli molto apprezzati nell’ambiente equestre, attività cresciuta molto negli ultimi anni e che ha dato una certa notorietà al maneggio.

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

Il lettore merita rispetto. Ecco perché racconto i fatti usando un linguaggio democratico, non mi innamoro delle parole, studio tanto e chiedo scusa quando sbaglio.

Pubblicato il 14 Maggio 2015
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