Fim e Uilm ammoniscono Whirlpool: “Non spaccate il sindacato”

I sindacati dei metalmeccanici che non parteciperanno all'incontro di Firenze convocato dall'azienda chiedono alla Fiom di non intraprendere discussioni solitarie

Manifestazione di lavoratori della Whirlpool (inserita in galleria)

Fino a poco tempo fa i delegati della Fiom Cgil, della Fim Cisl e della Uilm manifestavano insieme quando la casa madre Whirlpool annunciava ristrutturazioni dolorose. Oggi invece sono separati in casa perché i metalmeccanici della Cgil hanno deciso di accogliere la proposta della multinazionale di fare un incontro a Firenze per  il prossimo 28 maggio per entrare nel merito del piano industriale che prevede oltre duemila licenziamenti.

Fim e Uilm hanno invece rifiutato quell’invito, motivando la loro decisione con l’argomentazione che un tavolo di trattativa al ministero dello Sviluppo Economico, a cui partecipa anche il ministro Federica Guidi, esiste già e quindi non c’è bisogno di aprirne un altro, avvertendo che «Nel caso ci siano delle novità le comunichino al ministero».

(foto sopra, da sinistra Matteo Berardi rsu della Fiom e Tiziano Franceschetti rsu Fim Cisl)

I metalmeccanici della Fim, Uilm e Ugl, in un comunicato congiunto, oltre ai colleghi della Cgil, hanno mandato un messaggio anche a Whirlpool, invitando l’azienda «a evitare forzature che sembrano voler creare spaccature tra organizzazioni sindacali».

Rimane aperto il problema della diversa strategia da tenere in questa fase all’interno del diverse sigle: «Invitiamo la Fiom – scrivono Fim, Uilm e Ugl – a non intraprendere discussioni solitarie sui modi di gestione di un piano industriale inaccettabile, poiché ciò potrebbe far credere che una parte del sindacato abbia già accettato il piano, e apparirebbe in contraddizione con la decisione in precedenza assunta di indire uno sciopero nazionale unitario il giorno 12 giugno».

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

Il lettore merita rispetto. Ecco perché racconto i fatti usando un linguaggio democratico, non mi innamoro delle parole, studio tanto e chiedo scusa quando sbaglio.

Pubblicato il 26 Maggio 2015
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