Franco Tosi, Fiom firma se non ci sono licenziamenti

Dopo l’incontro svolto al ministero dello Sviluppo economico, si sono svolte le assemblee dei lavoratori alla Franco Tosi di Legnano.  La delegazione della Fiom Cgil (regionale, territoriale e i delegati rsu) ha avanzato una proposta ultimativa e vincolante circa la possibilità di concludere un accordo positivo per il trasferimento dell’azienda.

Al termine dell’incontro al Mise, la bozza di testo presentata dal commissario straordinario raccoglie una nuova ipotesi di accordo.
In particolare in relazione alla durata del piano industriale e del mantenimento delle attività industriali nello stabilimento di Legnano, ai trattamenti economici e normativi, all’esclusione esplicita del periodo di prova per le assunzioni. Secondo il sindacato, permangono aspetti che dovranno essere precisati e integrati, in particolare in relazione alle garanzie dei lavoratori pensionabili in caso di modifica della norma.

Il sindacato però sottopone la conclusione positiva, attraverso un accordo sindacale e delle disponibilità conciliative individuali dei lavoratori, a una condizione: escludere il ricorso ai licenziamenti collettivi  o per giustificato motivo oggettivo ed economici per tutta la durata quinquennale del piano industriale.

«È bene precisare – sottolinea  Mirco Rota, segretario generale della Fiom Cgil Lombardia – che questa condizione non determinerebbe, per la Presezzi, alcun aggravio di costi aggiuntivi in termini economici ma sarebbe un grande investimento di fiducia nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori della Franco Tosi».

«Pensiamo che i lavoratori sono pronti a fidarsi della Presezzi. La Presezzi sia pronta a fidarsi dei lavoratori.  Con questo forte e conclusivo mandato ricevuto in assemblea ci presenteremo al tavolo della trattativa disponibili a definire un’ipotesi di accordo  conclusiva e augurandoci che la Presezzi si renda disponibile ad aprire  una pagina nuova per la Franco Tosi evitando di assumersi la responsabilità di ritirare l’offerta e di portare l’azienda al fallimento».