Futura Volley: il “signor Unendo” è il nuovo presidente

Dopo 15 anni Michele Forte lascia il timone della società biancorossa, pur restando nel club. Giuseppe Pirola è il nuovo "numero uno". Busto rinuncia alle Coppe

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Grandi cambiamenti in casa Futura Volley; il club di Busto Arsizio questa mattina (martedì 26) al PalaYamamay ha presentato il nuovo assetto societario, non senza alcune variazioni che potremmo definire storiche.
Dopo circa 15 anni al timone, anzitutto, Michele Forte lascia la presidenza della Futura che ha portato ai vertici nazionali e tra le grandi d’Europa: al suo posto subentra però un’altra figura importante, quella di Giuseppe Pirola, numero uno di Unendo Energia Italiana, che da qualche anno ha deciso di investire e credere al progetto Busto Arsizio con una sponsorizzazione che a questo punto sarà rinnovata.

L’altra grande novità è rappresentata da Paolo Lugiato, stimato manager nel settore delle energie rinnovabili, che entra in casa Futura con il compito di organizzare e guidare la società, cercando di farla crescere con in ottica di contenimento dei costi e incremento dei ricavi, con il sogno di rendere la Futura, una società capace di autosostenersi senza dipendere in modo vitale da un singolo sponsor.
A lasciare il proprio posto è dunque anche Massimo Aldera, “architetto” per diverse stagioni della squadra: il professionista piemontese ha deciso di prendere un anno sabbatico e verrà sostituito nella sua funzione da Enzo Barbaro, pronto a svolgere sia il ruolo di team manager e sia a implementare l’area marketing della società. La gestione della comunicazione e dei social network resta nelle mani di Giorgio Ferrario, storico addetto stampa bustocco.
A dare un’impronta nuova alla Unendo Yamamay sul campo penserà invece Marco Mencarelli, il coach chiamato a sostituire Carlo Parisi, che porterà nel palazzetto di Viale Gabardi un concetto nuovo di vivere il volley: tanto lavoro in palestra e allenamenti differenziati per tirare fuori da ogni giocatrice il massimo delle potenzialità.

L’esordio da presidente di Giuseppe Pirola non si fa attendere: «Per me è una grande responsabilità ricevere il testimone da Michele Forte che in questi 15 anni ha fatto un grandissimo lavoro. Per la Futura Volley è tempo di grandi novità, pur se con spirito di continuità rispetto alla storia della società. Ma la scommessa più grande per me è stata quella di coinvolgere Paolo Lugiato, che entra da neofita nel mondo del volley ma con il quale lavoro da circa un anno sul progetto Futura in segreto».

A queste parole Lugiato sorride, prima di parlare per la prima volta parla di fronte alla stampa nella zona hospitality del palazzetto: «Nei prossimi anni lavorerò a fianco di un team di persone che con passione portano avanti da anni la storia di questa società. Un club che ha saputo distinguersi e crescere ottenendo grandi risultati sia in Italia sia in campo internazionale. Il mio obiettivo di lungo periodo è quello di rendere la società sostenibile, per far sì che la sua continuità non dipenda dall’appoggio di un solo grande sponsor ma che alla base abbia un progetto condiviso da tanti soggetti. Voglio lavorare a una Futura 2.0 che avrà più partner commerciali che daranno nuova linfa per tornare a ottenere grandi risultati».

Gli fa eco Enzo Barbaro: «Il nuovo assetto societario porta tanti stimoli e un impostazione manageriale differente. Io per primo avevo bisogno di una persona nuova al mio fianco per gestire al meglio il marketing di questa splendida società. Per quanto riguarda gli aspetti tecnici, in queste prime settimane di lavoro a fianco di coach Mencarelli ho da subito provato una sensazione positiva e di grande feeling. Stiamo costruendo la nuova UYBA (nelle ore precedenti ufficializzata la centrale canadese Thibeault) cercando di fare scelte oculate con qualche scommessa, puntando anche tanto su giocatrici giovani da far crescere. Non garantiamo di poter vincere subito qualcosa, ma cerchiamo giocatrici con tanti stimoli che abbiano voglia di lavorare con entusiasmo. Non escludo – conclude Barbaro – conferme rispetto alla scorsa stagione, ci stiamo ragionando anche se la costruzione di una squadra è un incastro non semplice. Ci sono alcune trattative in corso e conto entro un paio di settimane di avere concluso una buona parte del lavoro».

E sul tipo di atlete, torna coach Mencarelli: «Sto vivendo il sogno di allacciare il mio credo pallavolistico a una società che ha davvero capito il significato di progetto, termine spesso mal utilizzato soprattutto in ambito sportivo. Busto non riparte da zero, ma ricomincia da un progetto nato nel corso del tempo. Voglio portare in palestra un concetto di lavoro differenziato, imprescindibile per quello che è il mio modo di lavorare. Voglio portare la squadra a un gioco veloce e farla tornare a vincere nel più breve tempo possibile. La mia sarà una richiesta di lavoro elevata, starò molto in palestra perché mi piace e perché penso che la pallavolo sia uno sport che lo richiede. Voglio entusiasmo, necessario affinché il duro lavoro e la disponibilità all’allenamento siano momenti da vivere con gioia».

E in merito alle dichiarazioni del coach torna a parlare Barbaro: «Proprio per l’esigenza di Marco di lavorare tanto in palestra, abbiamo deciso anche di non prendere parte alla Challenge Cup, competizione europea alla quale siamo qualificati ma che porterebbe a una dispersione di energie fisiche ed economiche che non rientrano nel progetto per la stagione 2015/2016».

Non può mancare infine il congedo di Michele Forte, che continuerà a rivestire il suo ruolo da fisioterapista, mai abbandonato negli anni da presidente: «Voglio ringraziare il grande numero di persone che in questi anni hanno lavorato per la Futura a titolo gratuito e spinti solo da grande passione. E non dimentico chi mi ha “protetto” nei momenti di difficoltà, quando tutti erano pronti a puntare il dito e criticare me e le scelte societarie. Noi siamo portatori di emozioni, che è quello che tiene in vita una società e una persona. Faremo fatica ma non si deve mollare, e io sarò il primo a rimanere a casa se sentirò dentro di me di non essere in grado di dare tutto alla squadra».

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Pubblicato il 26 Maggio 2015
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