Gilli al Matteotti: “Intervenire sulle aree dismesse per rilanciare”
Il candidato sindaco dell'Alleanza per Saronno ha partecipato all’iniziativa organizzata nella sede dell’associazione Anema e Core per confrontarsi con i cittadini sui problemi e sulle potenzialità del quartiere

Il gruppo cittadino di Forza Italia e il candidato sindaco della coalizione di centro destra hanno incontrato i residenti del quartiere Matteotti. Martedì sera nella sede dell’associazione “Anema e Core” Pierluigi Gilli si è confrontato con i cittadini sulle problematiche e sulle potenzialità della zona, sottolineando che «è un bel quartiere, piuttosto verde e abbastanza ampio, ma che ha delle criticità che vanno affrontate. Una di queste è sicuramente la presenza di aree dismesse, che rappresentano una cesura rispetto al resto, un bubbone rispetto all’abitato. È vero che l’edilizia è in crisi, ma bisogna pensare a come intervenire su queste aree, non solo costruendo nuove strutture residenziali, commerciali o industriali, nella consapevolezza che è difficile proporre un progetto che contemperi le diverse esigenze».
Gilli ha parlato del “Contratto di Quartiere”, che sottoscrisse con ALER e Regione anni fa e che «finalmente sta dando buoni frutti, come il progetto di abitazioni a caratterizzazione sociale (social housing) e dell’edificio in via Amendola, proprio di fronte alla sede di “Anema e Core”, dove ci sono spazi per attività commerciali non occupati. Se l’Aler li desse in affitto a canoni calmierati potrebbero trovarvi posto le piccole botteghe artigiane (calzolai, sarti…) che stanno sparendo, ma che sono tuttora necessarie – afferma Gilli, per poi passare al tema della sicurezza -. Forse il semi-isolamento del quartiere favorisce una maggiore tranquillità, ma è comunque necessario potenziare il controllo, magari attraverso la ricostituzione dei vigili di quartiere e del gruppo dei Nonni Amici».
«Fondamentale poi ricavare degli spazi per permettere l’aggregazione degli anziani, in quanto mancano i punti di ritrovo e rivedere il servizio del trasporto pubblico: si potrebbero sostituire le linee radiali verso il centro con il trasporto a chiamata, un servizio personalizzato già adottato con successo in alcuni Comuni».
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