“In Lombardia 700 mila persone a rischio povertà”

Così Maroni su reddito di cittadinanza: "Politiche attive per lavoro abbinate all'intervento sociale"

Volti a Varese

Il fondo sociale europeo prevede alcune iniziative, alcuni assi, il principale è quello delle politiche attive del lavoro, il secondo asse è l’inclusione sociale ovvero l’intervento a favore di chi non può essere aiutato con le politiche attive sul lavoro. Mettiamo insieme questi due assi e creiamo un sistema, che ho chiamato reddito di cittadinanza, che metta insieme le politiche attive e gli interventi contro la povertà e l’esclusione sociale”.

Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, intervenendo in diretta questa mattina su Radio24.

“Partiamo dal fatto – ha proseguito Maroni – che il fondo sociale europeo finanzia la Lombardia con quasi un miliardo, inoltre noi come Regione Lombardia siamo una delle poche che possiamo permetterci un intervento finanziario importante, dopo di che apriamo la discussione”.

INTERVENTO NECESSARIO PER FASCE DEBOLI – “Il punto di partenza – ha ribadito Maroni – è che un intervento di sostegno al reddito per una fascia di popolazione debole è un intervento che serve.
In un recente articolo il Sole24Ore ha scritto che in Lombardia ci sono 700.000 persone in condizioni di povertà ed è a queste persone che mi rivolgo, io voglio fare qualcosa di innovativo”.

COINVOLGIMENTO COMUNI E TERZO SETTORE – “È chiaro che l’asse principale di intervento restano le politiche attive del lavoro – ha chiarito Maroni – ma non posso applicarle ad un 70enne che non può essere avviato e riavviato al lavoro, per cui le politiche attive sul lavoro vanno affiancate con un intervento sociale, coinvolgendo i Comuni lombardi e il tutto terzo settore, che secondo il Fondo Sociale Europeo sono lo strumento sociale che serve per gestire queste politiche. Partiamo con questa sperimentazione per aiutare chi è in difficoltà; poi come intervenire, con quali risorse, con che tempi e con quali modalità lo vedremo, ma prima partiamo e meglio è”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Maggio 2015
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