La Repubblica festeggia i varesini benemeriti
Sono 4 i cittadini che riceveranno il titolo di Cavaliere della Repubblica. La cerimonia, avverrà il 2 giugno nell'aula magna dell'Università. Saranno assegnate anche le medaglie agli internati nei lager nazisti
![Festa della Repubblica a Varese (inserita in galleria)](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2013/06/festa-della-repubblica-a-varese-inserita-in-galleria-55610.610x431.jpg)
Il prossimo 2 giugno, festa della Repubblica, la Prefettura di Varese organizza la tradizionale manifestazione all’interno della quale è prevista la premiazione dei cittadini benemeriti.
Si tratta di varesini a cui, il 27 dicembre scorso, il Presidente della Repubblica ha concesso l’onorificenza dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana” per aver favorito il progresso civile e culturale della collettività, il dialogo e la coesione sociale, l’associazionismo e la solidarietà, il volontariato, la tutela del territorio e delle civiltà locali.
La cerimonia, che avrà inizio alle 10.15 in Piazza della Repubblica con l’alzabandiera e la deposizione della corona al Monumento ai Caduti, prosegue nell’aula magna dell’Università dell’Insubria in via Ravasi.
Dopo l’intervento del professor Antonio Maria Orecchia, professore di storia contemporanea presso l’Università degli Studi dell’Insubria sul tema: «L’Italia dalla liberazione alla Repubblica», verranno chiamati i benemeriti.
Ecco i loro nomi:
COMMENDATORE ING. DANIELE ROMITI Nato a Genova, residente a Sesto Calende, laureato in ingegneria aerospaziale, nel 1984 viene assunto dall’allora Agusta spa e fin da subito per le sue brillanti capacità viene coinvolto nella realizzazione dei programmi di punta dell’azienda. Nel 2007 divenne vice Presidente Operations di Agusta Westland. Nel 2009 si trasferiscei in Alenia Aermacchi ove viene nominato Direttore Generale per poi rientrare nel 2011 rientra in Agusta Westland, società di cui nel 2012 raggiunge il vertice divenendo Amministratore Delegato. « L’Ing. Romiti – si legge nella motivazione – oltre a dimostrarsi manager di alto profilo alla testa di una delle più importanti e prestigiose aziende italiane, in assoluto la più importante della provincia di Varese, è molto apprezzato anche nella comunità ove vive, dimostrandosi sempre discreto, attento e disponibile ai bisogni degli altri e rappresentando un positivissimo esempio per la collettività».
UFFICIALE COL. VITTORIO LAZZAROTTO Nato a Milano e residente a Varese nel 1939 ha dovuto interrompere gli studi universitari perché chiamato alle armi.
Inviato sul fronte occidentale in Montenegro con il grado di Tenente, nel 1943 fu catturato in Albania e dopo aver scontato la prigionia in diversi campi di concentramento tedeschi solo il 20 settembre 1945 è rimpatriato sotto la protezione della Croce Rossa Elvetica. Per gli atti di valore ha ricevuto due Croci al Merito di Guerra ed il Diploma d’Onore di Combattente per la Libertà. Le sue brillanti capacità gli hanno consentito immediatamente dopo la guerra di assumere importanti incarichi dirigenziali in alcune grandi aziende. Dal 1953 al 1980 è stato Amministratore delle Officine Milanesi Costruzioni Idortermomeccaniche. Il Col. Lazzarotto si è impegnato non solo nella sua professione ma anche sul fronte sociale dedicandosi con sensibilità e generosità all’aiuto di giovani in difficoltà. Attento alla conservazione del patrimonio culturale, ha finanziato il restauro di numerose opere d’arte.
CAVALIERE SIG. MARIANO TADIELLO Nato e residente a Castronno, diplomato elettricista, installatore elettromeccanico, grazie alla passione per il campo di attività in cui si è specializzato, il Sig. Tadiello ha acquisito sempre maggiori e più rilevanti competenze professionali lavorando in importanti aziende del territorio di cui ha assunto la piena responsabilità nel settore della manutenzione della apparecchiature elettriche.
Il Sig. Tadiello si è particolarmente distinto anche per il suo impegno sociale quale componente dell’AVIS Comunale di Carnago, all’interno della quale è considerato un socio di riferimento ed un chiaro esempio per tutti coloro che si accostano al mondo del volontariato ed in particolare alla meritoria attività di donazione del sangue.
CAVALIERE SIG.RA EMANUELA TAMBORINI Nata a Varese e residente a Cantello, è dipendente della Ragioneria Territoriale dello Stato di Varese. Ha sempre dimostrato di possedere ottime capacità organizzative ed autorevolezza per le quali ha saputo guadagnarsi fiducia e stima da superiori e colleghi. Nelle riorganizzazioni che l’ufficio ha subito, si è sempre evidenziata come elemento trainante ampiamente disponibile al cambiamento, costituendo esempio per gli altri dipendenti dell’ufficio. La Sig.ra Tamborini è sempre stata molto attiva anche nel contesto sociale del suo territorio, svolgendo compiti di revisore e collaboratore presso istituzioni scolastiche e comitati locali della Croce Rossa.
A seguire ci sarà la consegna Medaglie d’Onore ai deportati ed internati nei lager nazisti . Le Medaglie d’Onore costituiscono un simbolico risarcimento morale che lo Stato Italiano con legge del 2006 ha inteso attribuire ai cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra ed ai familiari dei deceduti.
Nell’ultima sessione di conferimento di tale onorificenza, sono stati individuati in provincia di Varese 3 destinatari, non più tra noi, per i quali la medaglia verrà consegnata ai familiari.
Medaglia d’onore a BORSANI Ambrogio
Il Sig. Ambrogio BORSANI, nato a Uboldo nel 1907, militare in servizio, deportato in Germania l’8 settembre 1943 presso un campo di concentramento, ove purtroppo perse la vita.
Medaglia d’onore a CROCI Antonio
Il Sig. Antonio CROCI, nato a Ispra nel 1915, Ufficiale in servizio sul fronte Iugoslavo, dopo l’8 settembre 1943 i suoi principi e liberali lo indussero ad entrare a far parte della Divisione Partigiana Garibaldi. Combattè i nazifascisti fino al 31 marzo 1944 quanto, catturato dagli Ustascia fu deportato in Germania ed internato nel campo di concentramento di Wietzendorf ove fu condannato a morte. Evitò l’esecuzione perché malato di tifo. La sorte con Antonio Croci fu più benevola che con il sig. Borsani che abbiamo prima ricordato, perché riuscì a sopravvivere fino all’8 maggio 1945 quando fu liberato dagli americani.
Medaglia d’onore a NICOLINI Giuliano
Il Sig. Giuliano NICOLINI, nato a Stresa nel 1913, perito agrario enotecnico, nel 1942 fu inviato come Tenente di Fanteria nei Balcani ove venne promosso sul campo al grado di Capitano. Dopo l’8 settembre 1943 si rifiutò di collaborare con i Tedeschi e venne conseguentemente deportato in Germania. Percorse la via crucis dell’internamento in vari campi di concentramento fino ad arrivare a Wietzendorf. Con gesto di solidarietà umana ed eroismo nel 1944 si offrì volontario insieme ad altri internati per sottrarre alcuni compagni dalla fucilazione. Indispettiti da tale gesto gli aguzzini del campo sostituirono la fucilazione con vessazioni e torture. Giuliano Nicolini vebbe bastonato a morte da un sorvegliante ucraino tre giorni prima della liberazione del campo, il 9 aprile 1945.
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