Luino, nessun confronto è possibile
I quattro sfidanti dell'attuale sindaco, dopo aver accettato l'invito, rinunciano a partecipare alla serata di confronto organizzata dal nostro giornale
In quindici anni non avevamo mai visto una cosa simile. A pochi giorni dal confronto elettorale, che si sarebbe svolto al teatro sociale di Luino mercoledì 20 maggio, quattro dei cinque candidati si sono incontrati e hanno comunicato di non esser più disponibili a partecipare alla serata.
Questo a due settimane dal voto e dopo che erano state concordate con tutti le modalità dell’incontro. I cittadini di Luino non avranno così la possibilità di ascoltare i cinque sfidanti candidati ad amministrare la città per i prossimi cinque anni.
Al di là delle parole spese, la rinuncia al confronto non è mai un bel gesto. Le ragioni portate da Pietro Agostinelli , Fabio Luciano Cocomazzi , Franco Compagnoni e Giuseppe Taldone svelano un clima rovente.
“Riteniamo infatti impossibile parlare di politica, – scrivono i quattro – del buon governo di questa città, con chi ormai da diverse settimane utilizza metodi e linguaggi di delegittimazione che con la competizione elettorale non hanno nulla a che fare. Riteniamo impossibile avere un confronto sereno con chi non perde l’occasione per apostrofare l’avversario politico, ritenendolo un nemico, con ironie che appartengono forse al mondo del cabaret, di cattivo gusto se non talvolta lesive dell’immagine pubblica e privata di quelle che sono prima ti tutto persone e professionisti stimati a Luino”.
Il loro comunicato non fa mai il nome, ma è ovvio che si rivolgano ad Andrea Pellicini. Ora sorgono però diverse domande. La prima riguarda i tempi e i modi. Il confronto elettorale era stato stabilito da tempo, prova ne è che anche il settimanale locale L’eco del Varesotto lo annuncia in prima pagina. Cosa può esser successo di così grave negli ultimi giorni tanto da far rinunciare i quattro?
La seconda domanda è invece personale ad almeno due dei candidati. Compagnoni e Taldone sono stati strettissimi collaboratori dell’attuale sindaco ricoprendo ruoli di primo livello. La descrizione del loro sindaco stride un po’ con questa loro partecipazione politica alla vita della città negli anni passati. Cosa è successo visto che ora sembra si siano tolti perfino il saluto?
La terza domanda è più rivolta al rapporto con le proprie comunità, politiche e non. Si rendono conto della gravità delle parole e delle scelte? La campagna elettorale è sempre un momento aspro e a volte con toni forti. Si accentuano divisioni e attriti e quando queste sconfinano sul piano personale sono gravi e brutte. Rimane il fatto che sottrarsi a un confronto non solo è un atto di debolezza, ma è anche un brutto messaggio a tutti i cittadini.
Quanto al ruolo del giornale stiano tranquilli i quattro candidati. Conosciamo le regole e abbiamo fatto tanta esperienza in questi anni di competizioni elettorali locali. Ci spiace molto per i cittadini di Luino che forse si meriterebbero un clima un po’ diverso, fatto meno di personalismi e più di attenzione ai problemi e alle opportunità della città.
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Buongiorno egregio Direttore,
sarebbe interessante per i cittadini ed elettori luinesi, quantomeno per “onor di cronaca”, conoscere le modalità in cui si sarebbe dovuto svolgere tale consesso.
Grazie,
uno dei tanti elettori/cittadini luinesi
Buongiorno Max,
la serata l’avrei moderata io personalmente. Conosco abbastanza bene Luino pur frequentandola poco. Ho il piacere di conoscere tre dei cinque candidati e prima dell’incontro avrei sentito e visto anche gli altri due. Tenga conto che in 17 anni di vita del giornale Varesenews ha organizzato e gestito molti confronti elettorali. Memorabile quello fatto tanti anni fa con il teatro di Varese pieno quando candidato per il suo rinnovo era Aldo Fumagalli e lo sfidavano in molti tra cui anche Raimondo Fassa e Alessandro Alfieri. Ho poi moderato confronti a Gallarate, Busto Arsizio, Samarate, Azzate e altri comuni al voto.
Dopo questa lunga premessa le dico come si sarebbe svolta la serata anche con la scansione dei tempi. Premetto che tutti i candidati erano al corrente perché il nostro giornalista Andrea Camurani li aveva aggiornati.
Dopo una mia breve introduzione alla serata, i candidati avrebbero avuto quattro minuti a testa per presentarsi. A seguire avrei fatto io tre-quattro domande con un giro di un paio di minuti a testa. Una di queste domande poteva anche esser scelta tra alcune che i cittadini potevano mandarci i giorni prima o la sera stessa usando twitter.
I candidati avrebbero poi chiuso con un intervento di due minuti. Il tutto per la durata circa di un’ora e mezzo.
Non ci sarebbe stato alcun altro intervento se non forse, ma stavamo valutando, un saluto da parte dei tre sindaci limitrofi, più che altro per riconoscere il “peso” di Luino come centro nodale del luinese.
I temi del confronto sarebbero ovviamente stati direttamente pertinenti alla gestione amministrativa e alla visione del futuro per Luino.
Come vede non c’è spazio per polemiche a meno che qualcuno non avesse voluto buttare via il proprio tempo invece di informare i cittadini. Il valore di un confronto è superiore alla presenza della serata stessa. Sarebbe stato il momento centrale di un dibattito più ampio che avrebbe avuto eco anche oltre la serata.
Tenga conto che per noi non sarebbe stata la prima volta, e al di là delle nostre opinioni, è da vedere quanta attenzione abbiamo verso tutti.
Spero di aver risposto in modo esaustivo alla sua richiesta. Mi sono dilungato perché è una occasione pubblica per rispondere ai tanti che non si espongono e diffondo solo cose parziali senza il coraggio di metterci la propria faccia.
Grazie quindi per l’opportunità
Un caro saluto
Buonasera Direttore
Far peggio era difficile ma ci sono riusciti. Programmi elettorali deboli e poco concreti, 4 liste (soprattutto 3) espressione della precedente maggioranza di governo cittadino alla faccia del rinnovamento,
insulti, accuse, e ora il no alla serata di confronto pubblico. Scelta sottoscritta anche da chi si propone quale unica novità. Ma si rendono conto dell’errore? Del poco rispetto e al distacco sempre più evidente verso i cittadini? Dubito. Sono deluso
Alberto