Salini: “La ferrovia? Ve la finisco io”
Il tira e molla sul cantiere: bando deserto, Salini torna alla carica ma Rfi ha già pronto un nuovo affidamento
La ferrovia Arcisate Stabio, il cui cantiere è fermo, ha bisogno di una ditta costruttrice che completi il lavoro. Rfi ha licenziato la Ics del gruppo Salini, che aveva costruito il 45% della tratta ma che ha avuto contrasti sui costi dell’opera. Rfi ha realizzato un nuovo bando, del valore di 130 milioni, ma nessuna ditta ha risposto. Rfi sostiene che affiderà l’incarico a una nuova ditta, con una procedura diversa, e conferma che a luglio i lavori partiranno. Ma intanto il Gruppo Claudio Salini torna alla carica e si candida, a sua volta, a completare i lavori. Quest’ultima è la novità di oggi.
Il ritorno di Salini
Sembra tutto paradossale quando si parla di questa ferrovia: i lavori lasciati a metà, lo smaltimento delle rocce con l’arsenico, il licenziamento della Ics da parte di Rfi e il tratto svizzero che è già in funzione, Comunque sia, il proprietario della Ics ci riprova. “Preso atto degli esiti della gara indetta da RFI, si dichiara disponibile a riprendere sin dal mese di giugno i lavori del tratto italiano Arcisate Stabio per completare l’appalto e porre fine ai disagi che sono costretti a vivere ormai da anni gli abitanti di questa zona” afferma un comunicato.
Cronistoria
Lo scorso 8 gennaio vi fu la risoluzione consensuale del contratto, da parte del Gruppo RFI alla ICS spa, per il mancato accordo sugli extra oneri.
A marzo Rfi indice una nuova gara d’appalto che Salini contesta perchè, afferma, è stata fatta “con requisiti di accesso completamente differenti rispetto al primo bando”. Banalizzando, Salini afferma di essere stato cacciato dai lavori erpchè chiedeva dei soldi in più, e che quel denaro, alla fine, Rfi lo spenderà lo stesso ma affidando i lavori a un’altra ditta.
La Ics ha attaccato attacca questa nuova scelta, e inviato una segnalazione all’autorità anticorruzione. La gara per portare a termine la ferrovia risulta essere andata deserta. Da qui la proposta dell’ingegner Claudio Salini di rinnovare la Convenzione con Rfi e ripartire con i lavori al fine di ultimare le opere e riattivare la linea in 24 mesi.
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