Saluto varesino per gli “angeli custodi” del Giro
La scorta della Polizia Stradale segue la corsa rosa dal 1946. Quest'anno è diretta da un ufficiale in servizio in città, Gianfranco Martorano
Del Giro d’Italia si conosce tutto, quando si parla di corridori, strade, classifiche e via dicendo. Ci sono però tanti aspetti meno noti riguardo la carovana che segue, giorno per giorno la corsa rosa: dalle squadre di operai chiamati a montare palchi e transenne, agli autisti dei mezzi, agli operatori della lunga colonna pubblicitaria che precede i corridori sino agli addetti alla sicurezza. Questa funzione è assolta dalla Polizia Stradale che dal 1946 segue e protegge la corsa con i propri uomini.
A guidare in questa edizione gli agenti è il Vice Questore Aggiunto Gianfranco Martorano che dal gennaio di quest’anno è in forza alla sezione di Varese. Anche per questo motivo ieri sera – mercoledì 27 maggio – l’intera scorta ha raggiunto il comando di via Giambellino dove è stata accolta dal Questore, Attilio Ingrassia, per un momento di festa allietato dalle note della fanfara dei bersaglieri di Vergiate.
«Tenevo molto a questo nostro passaggio da Varese – spiega Martorano – visto che il Giro transita in città. Il nuovo comando di via Giambellino ha per noi un grande significato, visto che si tratta di un bene sequestrato alla mafia».
Martorano comanda una scorta che comprende ben 26 motociclisti, sei vetture e un furgone-officina pronto a intervenire; e accanto a questa “colonna” si muove anche il Pullman Azzurro, diretto dal Vice Questore Aggiunto Eugenia Sepe, con il quale viene condotto un progetto sulla sicurezza stradale.
«Fare il Giro d’Italia per me ha un significato particolare – prosegue Martorano – Da giovane correvo in bici e naturalmente partecipare alla corsa rosa è il sogno di tutti coloro che praticano ciclismo. Sfumata la speranza di arrivarci da atleta, sono molto contento di poter partecipare da direttore della scorta. Non è un compito semplice, per i tanti problemi logistici e di gestione che si incontrano nell’arco di tre settimane senza sosta, però è un’esperienza esaltante portata avanti insieme al personale più esperto d’Italia per questo tipo di servizi. Finora è andato tutto bene e abbiamo raccolto complimenti ed entusiasmo, ma dobbiamo tenere duro ancora per qualche giorno».
In precedenza Martorano ha partecipato ad altre scorte ciclistiche importanti: «Appena giunto a Varese sono stato chiamato per la Milano-Sanremo dello scorso marzo e per il “Trofeo Binda” di Cittiglio che è tappa italiana di Coppa del Mondo, anche se già in passato avevo svolto questo servizio. È prassi che il ruolo di capo-scorta venga assegnato tra il personale in servizio in Lombardia, regione in cui si disputa un gran numero di gare, molte delle quali di alto livello. Un’esperienza che poi viene messa al servizio del Giro d’Italia».
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