Successione imprenditoriale, il nodo che le imprese non sciolgono
Se ne è parlato nel terzo incontro "Approfondimenti di finanza - Scuola d'impresa" organizzato dall'Unione Industriali

Secondo uno studio di PWC – Family Business Survey 2014 – solo il 9% delle imprese ha iniziato a pianificare la propria successione, il 58% non ha affrontato il tema e una famiglia su 4 non ha alcuna procedura per la gestione dei conflitti. Sono alcuni dei dati emersi durante l’incontro “Il mercato valutario tra decisioni di banche centrali e governi” che si è tenuto ieri presso la sede di Gallarate dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese.
Questo il titolo del terzo appuntamento del ciclo di incontri “Approfondimenti di finanza – Scuola d’impresa” organizzato dall’Unione Industriali e dedicato ad un’analisi dello stato dell’economia nell’ambito delle prospettive di crescita a livello globale e nazionale. Un incontro che ha messo in primo piano l’approfondimento delle misure poste in atto attraverso il “Piano Draghi“, i trend e le prospettive internazionali, con particolare attenzione all’Europa, il ruolo delle banche centrali e le ricadute sul sistema finanziario e su quello industriale con uno sguardo specifico agli strumenti idonei alla continuità di quest’ultimo in termini generazionali.
Ad illustrare alle imprese gli scenari e le previsioni per il prossimo futuro, il ruolo del sistema bancario centrale e gli effetti sui mercati finanziari derivanti dal Piano, Marco Crespi, responsabile area credito e agevolazioni industriali dell’Unione Industriali accompagnato da alcuni testimoni del mondo della banca dal Monte dei Paschi di Siena: Francesco Fanti, responsabile nazionale area private, Antonio Cesarano, responsabile market strategy, Concetta Granata, area private banking.
Focus dell’intervento di Cesarano è stata l’analisi delle prospettive dei mercati alla luce delle evoluzioni valutarie e delle ricadute che queste avranno sugli scambi commerciali delle imprese.
Concetta Granata ha approfondito il ruolo del sistema del credito nel passaggio generazionale, focalizzando gli strumenti a disposizione delle imprese come Polizze e Trust e ha evidenziato il ruolo della Fiduciaria. «Il tema del passaggio generazionale è particolarmente rilevante. Mediamente gli imprenditori Italiani hanno un’età media abbastanza elevata» ha sottolineato l’esperta.
«Ciò significa che le loro aziende nel breve si troveranno ad affrontare un passaggio generazionale. Questo è un momento cruciale nella vita di un’azienda perché comporta il passaggio da una generazione all’altra di know how ed esperienze acquisite nel corso di decenni. La maggioranza degli imprenditori è restia a “lasciare il comando” poiché non ritiene che i propri successori siano in grado di gestire l’impresa. Solo il 25% delle imprese sopravvive alla seconda generazione di imprenditori e solo il 15% alla terza ».
Risulta pertanto fondamentale per le imprese approfondire quelli che sono gli strumenti per la protezione del patrimonio, partendo dall’analisi della situazione personale, familiare e patrimoniale, l’individuazione dei fabbisogni, l’individuazione degli strumenti offerti dalla normativa, la valutazione dei rischi/opportunità fiscali connessi agli strumenti individuati.
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