Un nuovo look per il parco in centro città
Il parco Usuelli si presenta completamente riqualificato per l'estate 2015. I lavori e la gestione fanno parte del bando per la casa Paolo VI

I fiori sistemati in originali fioriere in legno “riciclate” sono la porta d’ingresso del Parco Usuelli. Finalmente, dopo molto tempo e una situazione di parziale degrado che aveva svalutato l’area verde, il parco può iniziare la nuova estate con un aspetto decisamente rinnovato. L’erba seminata da poco, i giochi restaurati, l’ex laghetto (uno dei punti più problematici) trasformato in pozzo e collegato alla fonte da un piccolo ruscello.
«La riqualificazione e la gestione del parco – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Vincenzo Proto – faceva parte del bando complessivo della Casa Paolo VI. E’ un tassello importante che completa un progetto ambizioso». (Leggi anche: Un piccolo mondo in centro città, “focolare” per anziani e giovani).
A eseguire i lavori è stato quindi Il Melo insieme a Consorzio CSAP di cui fanno parte Marco Scariot e Marco Porretti che in una mattina di fine maggio (sul presto, per questo l’area è tranquilla) ci hanno raccontato come hanno pensato il nuovo parco. «Abbiamo sistemato tutto il prato rizzollandolo e riseminandolo, creato un piccolo parco giochi recintato per bambini da 0 a 6 anni, ripristinato il fiumicciattolo creando un pozzo per il riciclo dell’acqua. Abbiamo poi creato zone pensate per feste ed eventi e allestito un palco». Il chiosco – anch’esso risistemato con la sostituzione completa dei macchinari – è gestito dal bar Ore 7.
I bagni, altro punto piuttosto degradato, sono stati sistemati e per l’anno prossimo si pensa alla costruzione di una nuova struttura. «Ma sarebbe un lavoro impegnativo, anche economicamente – spiegano Marco e Marco -, dovremo valuteremo la fattibilità».
Il prossimo lavoro in programma è la creazione di un percorso con pavimentazione in legno che colleghi la Casa Palo VI, e quindi il centro città, al parco. «Questo consentirà a chi è in piazza di poter fruire dell’area verde più importante che abbiamo a Cardano in totale sicurezza» conclude Proto.
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L’assessore e la giunta si fregiano di questa “opera” ma per cambiare le lampadine ai lampioni di via Iotti non bastano tre mesi di segnalazioni e solleciti. Nonostante le promesse siamo ancora al buio..
Ne terremo conto alle prossime elezioni.