Undici maggio, una giornata per sempre “stellare”
Sedici anni fa i fantastici Roosters coglievano il decimo scudetto. Una data che è rimasta una "festa comandata" per tutto il popolo biancorosso

Chissà cosa stavamo facendo a quest’ora, sedici anni fa, nel pomeriggio dell’11 maggio 1999. C’era certamente chi era reduce da qualche ora di lezione, alle superiori o all’università, passata senza alcunissima intenzione di ascoltare le parole provenienti dalla cattedra. C’era senz’altro qualcuno “costretto” a lavorare o almeno a presenziare sul posto di lavoro ma con la testa altrove. Altri magari avevano appuntamenti professionali importanti, e pure svolti con la dovuta cura, ma pure con l‘attenzione all’orologio perché quella sera non si poteva sgarrare.
Del resto, appena due giorni prima, le triple impossibili di Pozzecco e la schiacciata finale di Santiago avevano permesso di sbancare il PalaVerde di Treviso, parquet che appena poche settimane prima era stato teatro di un naufragio: +47 per la Benetton, altro record raggiunto in quell’annata pazzesca della Pallacanestro Varese.
Anche per quello, per il 2-0 nella serie non così scontato (ricordate gara1? Vittoria biancorossa solo al supplementare, 15 di Meneghin e “doppia-doppia” di De Pol), quella giornata dell’11 maggio si prospettava unica nel suo genere. Per quello al palasport di Masnago, allora PalaIgnis, l’afflusso di gente era iniziato presto nonostante la giornata feriale.
Quel che è accaduto dopo è ancora sotto gli occhi di tutti noi, sia di chi c’era (ecco: chi c’era ha – in più – ancora nelle orecchie l’assoluto frastuono delle trombette distribuite sugli spalti), sia di chi non aveva trovato il biglietto e allora ogni sistemazione era buona. Lo schermo del Campus, quello maxi all’Ippodromo, le televisioni nei bar o nelle case private: tutto poteva andare bene per fermare negli occhi e nella mente le immagini di una serata rivelatasi stellare. Per noi, quelli nati negli anni Settanta e Ottanta, impossibilitati a vedere la Ignis o la Girgi sul tetto d’Europa, la serata dell’11 maggio 1999 si è trasformata in una festa comandata aggiuntiva. Una data da ricordare, per mandarsi messaggi d’auguri, di ricordi, per girarsi le foto scattate ancora quasi esclusivamente sul rullino. Per gioire di una impresa sportiva fino a ora irripetibile. Buon compleanno, stella. Sono sedici, è ora di darti un undicesimo fratellino.
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