Deferimenti a raffica per il “Varese di Rosati”
L'ex presidente, Montemurro, Castori e Frontini deferiti dal Procuratore Federale: accusati di aver fatto giocare Martinetti senza certificato medico e assicurazione
Negli uffici del Varese 1910 la tranquillità non esiste. Proprio in un momento in cui è tornata una relativa normalità – domani, martedì, saranno presentati l’allenatore Ramella e il vice Caniato – la sede di via Manin è stata scossa da una nuova serie di deferimenti che riguardano la squadra di due anni fa.
Il caso risale al gennaio 2013 e riguarda l’utilizzo di Daniele Martinetti, la punta romana di classe 1981 che giocò in biancorosso per due stagioni. Martinetti ha infatti depositato un ricorso al tribunale del lavoro di Varese, intentando una causa al club finalizzata a farsi risarcire per le due operazioni subite al ginocchio dopo l’infortunio contro il Grosseto. L’attaccante ha inoltre richiesto un risarcimento danni per essere stato costretto al ritiro dall’attività agonistica dopo quelle vicissitudini. Il centravanti risulta a sua volta tra i deferiti per non avere richiesto l’autorizzazione al Consiglio Federale di agire attraverso la giustizia ordinaria.
La mossa però ha spostato i riflettori del Procuratore Federale sul Varese e i suoi tesserati che sono così finiti tra i deferiti. In particolare sono quattro gli uomini che hanno subito il provvedimento: si tratta di Antonio Rosati ed Enzo Montemurro, all’epoca presidente e amministratore delegato, dell’ex allenatore Fabrizio Castori e del dirigente accompagnatore Pietro Frontini, l’unico che è rimasto nell’organigramma societario fino a oggi.
Rosati e Montemurro sono stati deferiti perché la società ha omesso il pagamento della polizza assicurativa sugli infortuni dei giocatori in quel periodo. A Montemurro inoltre sono imputati anche il fatto di aver consentito l’utilizzo di Martinetti per due partite di campionato e per una amichevole nonostante fosse momentaneamente privo del via libera dei medici; la stessa amichevole – contro l’Anziolavino, disputata durante la pausa invernale di inizio 2013 – non era stata autorizzata dalla Federcalcio e per questo l’ex ad è ritenuto colpevole al pari della signora Antonella Mastrella, presidente della formazione laziale.
Castori – ora al Carpi con cui ha conquistato la storica promozione in Serie A – e Frontini invece sono stati deferiti per aver consentito l’utilizzo di Martinetti nelle tre partite “incriminate” e negli allenamenti svolti in quel periodo. Il Varese è stato infine deferito come società, per responsabilità diretta di Rosati e Montemurro per responsabilità oggettiva di Castori e Frontini. Insomma, un’altra grana da affrontare per la società, come se non ce ne fossero già a sufficienza.
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