Duecento armi da guerra sequestrate, otto arresti
È il risultato di una vasta e complessa operazione portata a termine dai carabinieri di Legnano in collaborazione con i militari di Bergamo, Chiari e san Giovanni in Persiceto

Duecento armi da guerra sequestrate. È il risultato di una vasta e complessa operazione portata a termine dai carabinieri di Legnano in collaborazione con i militari di Bergamo, Chiari e san Giovanni in Persiceto. In manette sono finite otto persone per detenzione illegale d’armi, tutti italiani, incensurati, di varia estrazione sociale: i classici insospettabili, operai, ex dipendenti pubblici, un infermiere, autisti e muratori in pensione.
Tutto è partito da un sequestro “casuale” effettuato in casa di due fratelli a Castano Primo: da lì è partita una lunga indagine che ha portato all’ingente sequestro. Sei mitragliatrici (una mobile, una vera chicca per appassionati del genere), 24 pistole mitragliatrici, 74 fucili, 4 pistole lanciarazzi, 126 tra baionette e pugnali e 23 sciabole. Alcune delle armi erano esposte nelle case degli arrestati, altre nascoste in anfratti diffiicilmente raggiungibili, come fosse biologiche o buche in giardino. Le armi sono tutte recenti, risalenti al massimo alla Seconda Guerra Mondiale: alcune sono arrivate dalla Germania con certificati di dismissione, che però non sono validi in Italia. Tutti i pezzi sono funzionanti, rimessi a nuovo da chi li deteneva o da esperti in meccanica che li hanno ammodernati e riattivati.
Le indagini, coordinate in collaborazione tra le Procure di Busto Arsizio, Brescia e Bologna, sono ancora in corso per capire gli scopi di queste collezioni particolari: sembrano escluse sia piste eversive o terroristiche, sia piste che portano alla criminalità organizzata. Più probabile che le armi appartenessero ad appassionati del settore, fanatici di cose militari. Tra i casi più eclatanti quello di un pensionato che nel Bresciano aveva un vero e proprio laboratorio in casa, dove rimetteva a nuovo pistole, fucili, mitragliatrici. Di certo c’è che l’operazione “Arma Letale” è una delle più importanti in questo senso messe a segno negli ultimi anni.
Le indagini proseguono anche per chiarire se le armi siano state usate o abbiano esploso colpi di recente. Il valore del sequestro ammonta a 2/300 mila euro.
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