Frana di Somma, slitta la decisione sul rinvio a giudizio

Il Gup deciderà il prossimo 21 luglio sulla richiesta di rinvio a giudizio per disastro colposo nei confronti di 15 persone. Intanto c'è l'ennesima beffa per la famiglia Rovelli: l'assicurazione non paga

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Servirà ancora un’udienza preliminare, quella del 21 luglio prossimo, per decidere se i 15 tra amministratori, dirigenti del Comune e di Amsc sono da processare per aver avuto delle responsabilità nella frana del costone di collina che si affaccia sul fiume Ticino.

Intanto una “sentenza” è già arrivata e riguarda la famiglia Rovelli che si è vista franare la casa un pezzo alla volta fino a quando non è rimasto più niente: l’assicurazione ha già deciso di non risarcire la famiglia perchè era evidente a tutti (gli amministratori) che la conduttura che ha causato la frana era da riparare. Lo ha raccontato l’avvocato della famiglia Marina Curzio a Striscia la Notizia, intervistata da Max Laudadio. Una doppia beffa per i Rovelli che ora possono solo sperare in un risarcimento dalla causa civile.

Nel frattempo il giudice Giuseppe Limongelli ha ascoltato tutte le parti coinvolte e ha fissato la data per la decisione sul rinvio a giudizio di 15 persone e sulla richiesta di rito abbreviato per una quindicesima, un ex-dirigente dell’ufficio tecnico che ha operato per 11 mesi.

Secondo l’accusa, rappresentata dal pm Francesca Parola, tutti gli indagati erano al corrente dei problemi di tenuta della conduttura e nulla hanno fatto per evitarne il collasso. Le difese, invece, sostengono che il capo d’imputazione formulato in questo modo (disastro colposo), senza alcun distinguo, non permette di individuare chi ha avuto effettivamente la responsabilità di quanto accaduto.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 12 Giugno 2015
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