“Il centro di medicina iperbarica è sicuro e va riaperto immediatamente”
La direzione scrive agli utenti assicurando che non esiste alcun difetto dell'impianto e annuncia di voler ricorrere in sede legale contro chi ha danneggiato la propria immagine
In mancanza di novità sul proprio futuro, la direzione sanitaria e la direzione amministrativa del Centro di Medicina Iperbarica di Laveno Mombello hanno deciso di scrivere una nuova lettera ai propri utenti:
«Comunicano quanto segue:
– A seguito di attenta verifica dell’impianto iperbarico a cura della ditta costruttrice Drass di Livorno l’impianto è risultato conforme al progetto originale, sicuro e perfettamente funzionante. Evidente che non risultano manomissioni di nessun genere.
L’amministratore si sente sollevato e soddisfatto dall’esito della verifica che ha inconfutabilmente sancito la sicurezza dei pazienti, lavoratori e cittadini.
– Il giorno 08/06/2015 la direzione amministrativa e la direzione sanitaria hanno avuto un incontro formale con il direttore generale dell’ASL di Varese nel quale venivano chiariti tutti gli ipotetici dubbi ancora in essere. In quella sede si riscontrava tutta la volontà da parte del direttore generale di voler ripristinare il servizio di medicina iperbarica, fermo restando l’inoltro di alcuni documenti pressoché formali.
– In data odierna sono stati inoltrati i documenti mancanti con richiesta formale di riapertura dell’impianto in tempi brevissimi.
Troppo tempo è trascorso dalla chiusura dell’impianto (55 giorni) che ha causato un gravissimo danno all’utenza della nostra provincia.
All’amministratore è stato ingiustamente notificato verbale di contravvenzione, da parte della UO di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro dell’ASL di Varese, da cui emergeva una gravissima inadempienza in quanto l’impianto iperbarico sarebbe stato impropriamente modificato. Tali modifiche avrebbero causato un grave rischio per l’utenza. La certificazione della ditta costruttrice Drass ha sconfessato quanto affermato dai funzionari ASL. Su questa vicenda l’amministratore si riserverà il diritto di tutelare la propria immagine e professionalità con ogni mezzo legale disponibile».
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