Ramella si presenta: “Dimenticare la retrocessione e dare sempre tutto”
Esordio ufficiale per il neo tecnico del Varese. «La speranza è di tenere Neto». A breve le comproprietà, il ritiro in Val d'Aosta
Non è più il “mister coi baffi” di qualche tempo fa, ma gli occhi sono quelli di sempre, guizzanti e attenti, alla ricerca del pallone buono da infilare in porta. Ernestino Ramella è tornato dopo una vita a indossare i colori del Varese, «la casa madre che mi lanciò da giocatore e allenatore, in quel caso delle giovanili», e si è già messo al lavoro con il ds Spartaco Landini per pensare alla squadra che disputerà la prossima Lega Pro.
Una formazione che potrebbe avere in Blasi e soprattutto Neto Pereira i propri veterani, e che per intanto ha ben definito l’intero staff tecnico. Con Ramella arriva anche il vice Massimiliano Caniato, mentre il preparatore dei portieri e quello atletico sono stati scelti all’interno della società: si tratta di Oscar Verderame e di Fabrizio Borri, con quest’ultimo che si avvarrà della collaborazione con Ferretto Ferretti, varesino impegnato a Coverciano dove conduce alcuni corsi federali.
«Inutile nascondere che mi fa piacere tornare dopo tanti anni – sorride Ramella, seduto al tavolo della sala conferenze di via Manin – Nel frattempo ho girato il mondo, ma è bello ripartire da dove sono cresciuto». I “profeti in patria” però, non sempre hanno successo: «I varesini danno sempre un po’ di affetto in più agli “indigeni” ma allo stesso tempo criticano pure di più: in quest’ultimo caso – scherza – mi avvalgo del fatto di essere nato a Pavia».
Il neo tecnico ha quindi parlato di come si muoverà in campo e in spogliatoio. «Io credo che il modulo vada adattato ai giocatori a disposizione. A Coverciano fui il primo a presentare una tesi sul 4-2-3-1 e credo che se avrò Neto Pereira potrò utilizzare questo schieramento, altrimenti valuterò il da farsi. Con Neto tra l’altro ci siamo sentiti per messaggio e telefono visto che ora è in Brasile: ha un altro anno di contratto e credo di poter contare su di lui (cosa confermata da D’Aniello ndr). Prima di tutto però sarà utile cancellare a livello psicologico la retrocessione: pian piano dovremo “lavare” la testa dei giocatori e ripartire da lì». Sulla prossima Lega Pro, Ramella non ha dubbi: «È una specie di B2, perché ci sono tante squadre importanti e desiderose di fare bene. Parlare di obiettivi per noi è prematuro, però posso dire che cercheremo di dare il massimo in campo».
La chiusura è per i tifosi: «Chiedo solo all’ambiente di restare sempre unito, non solo all’inizio quando tutto è più facile, ma anche lungo il cammino. Io credo che la società si sia mossa bene perché è riuscita a salvare il Varese e a garantire un campionato professionistico: giocare in Lega Pro, con avversarie di rango, è per noi importante. E alla gente ripeto che proveremo a fare del nostro meglio».
VERSO LE COMPROPRIETA’ – Tolti i nomi di Neto e Blasi, Ramella e Landini non hanno parlato di singoli giocatori su cui costruire la squadra. Il primo step però è alle porte visto che ci sono da risolvere le comproprietà; in queste ore il Varese sta lavorando con le altre squadre per evitare il più possibile il ricorso alle cosiddette buste, arrivando quindi a un accordo preventivo. Il nome più importante è quello di De Luca che non giocherà a Masnago ma che dovrebbe garantire un’entrata finanziaria importante. Degli altri, è ipotizzabile che si lavori per tenere Moreo (a metà con l’Entella), Miracoli (Genoa) e Dondoni (Novara) mentre Tremolada dovrebbe tornare sotto il controllo dell’Inter.
ESTATE BIANCOROSSA – Gli uffici di via Manin sono al lavoro anche per tracciare il calendario estivo, con la sede del ritiro che sarà di nuovo in Val d’Aosta. Il raduno dovrebbe essere fissato per l’8 luglio mentre dall’11 al 23 la squadra sarà a Saint Vincent. Dal 25 al 30 invece è prevista una tournée in medio Oriente, per volontà del presidente Zeaiter che porterà il Varese nel “suo” Libano e probabilmente anche in Qatar e a Dubai. Il ritorno in Italia coinciderà con il primo turno di Coppa Italia a inizio agosto, mentre il campionato potrebbe iniziare il 22.
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Bentornato Ernestino! Ti auguro tutto il bene possibile e….good luck!
Riguardo alla tournée in medio Oriente, mi sembra una proposta piuttosto folle e senza senso, considerando anche le temperature assurde che incontreranno i giocatori…..speriamo almeno che non si “cuociano” prima del tempo…….