“Un danno alla Croce Rossa”

“Se l’accusa è quella di aver fatto qualche trasporto gratuito ai parenti dei volontari, allora mi autodenuncio anche io. Lo scorso dicembre il mio comitato ha portato mia madre in ospedale, e non mi ha fatto pagare”.

Il presidente regionale della Croce Rossa Maurizio Gussoni difende il presidente del comitato locale di Luino Pierfrancesco Buchi, indagato dalla guardia di finanza.

“Ho parlato con lui – afferma – mi ha dato alcune spiegazioni, che ovviamente dovrò poi verificare guardando le carte. Lo dico soprattutto per quanto riguarda le accuse degli acquisti effettuati all’esterno della Consip. Spesso il presidente di un piccolo comitato deve fare tutto da sé. Magari a volte ha poco tempo e deve risolvere problemi immediati. E’ capitato anche a me, qualche giorno fa, per alcuni cavi da elettricista”.

Gussoni tuttavia vuole andare fino in fondo e annuncia una prossima conferenza stampa: “Guarderò tutti documenti, successivamente convocherò una conferenza stampa, a Varese, in cui esprimerò compiutamente la posizione della Croce Rossa”.
Ma c’è anche un altro aspetto su cui il presidente regionale interviene. L’indagine è infatti nata da un esposto di alcuni dipendenti e volontari della Cri.

Gussoni li critica: “Dal punto di vista morale – afferma – dipendenti che fanno esposti alla pubblica autorità senza informarmi, credo che non siano in linea con i princìpi della Croce Rossa. Io non sapevo nulla di questa vicenda, non mi hanno informato e credo sia stato moralmente riprovevole. Il presidente regionale è autonomo rispetto alla magistratura. Chi non mi ha informato ha fatto un danno alla Croce Rossa”.