Vertenza Whirlpool, il sindacato: “Fatto un passo avanti”
Verso tre accordi quadro. Filetti (Fiom): “I 2060 esuberi dichiarati dall’azienda non sono strutturali, ma eccedenze da risolvere con la volontarietà dei lavoratori”
Traspare un pizzico di ottimismo dall’incontro odierno fra Whirlpool, la multinazionale degli elettrodomestici, e le delegazioni sindacali che si sono sedute al tavolo per discutere della situazione dopo i tagli annunciati dall’azienda e la mobilitazione dei lavoratori che è sfociata nella grande manifestazione di Varese.
Per Stefania Filetti, segretario generale della Fiom Cgil di Varese «oggi si è fatto un passo in avanti importante e positivo nella trattativa. Non si è parlato solo di incentivi ma sono state confermate le missioni industriali di tutti i siti, compresa Cassietta di Biandronno che rimarrà il centro di eccellenza dei prodotti da incasso, tanto è vero che arriveranno i frigoriferi da Carinaro e i forni da Fabriano. Si è parlato parlato e discusso molto, spostando la trattativa sul tema degli incentivi, che sono importanti per dare risposte con criteri diversificati alle varie condizioni delle persone che vi accederanno. Si tratta di incentivi tutti volontari all’esodo: non vi sono licenziamenti. Ripeto, il criterio guida è quello della “volontarietà”. I lavoratori accederanno, scegliendo, quale sarà il percorso più adatto: chi ha requisiti per andare in pensione, chi in mobilità o chi la Naspi. Gli incentivi sono stati quantificati dal minimo di 10 mila euro lordi per chi va già in pensione via via fino agli 85.000 – in particolare per la regione Campania – , importo relativo a chi sceglie un percorso di mobilità».
«In quest’ottica possiamo dire già oggi che i 2060 esuberi dichiarati dall’azienda non sono esuberi strutturali, ma eccedenze da risolvere con la volontarietà dei lavoratori a seconda della tipologia – ha continuato la sindacalista – . Miglioramento sia delle condizioni di miglioramento della trattativa, ma anche delle condizioni esistenti dell’accordo Idesit».
«Agli incentivi si sommano percorsi formativi di ricollocazione degli impiegati che l’azienda riconfermerà – ha concluso Filetti – . Per tutti, per i trasferimenti sono presenti le incentivazioni per agevolare gli spostamenti con la famiglia. L’idea è quella di provare a produrre tre accordi quadro complessivi: il prilo riguarderà il piano industriale complessivo con le incentivazioni; l’altro specifico per la Campania; il rimanente per la situazione del Piemonte».
Anche il segretario generale della Fim Cisl Marco Bentivogli si è riferito in una nota ad«altri passi avanti, richieste garanzie per tutti i lavoratori per giungere ad un accordo quadro, incrementati incentivi per esodo volontario.
Oggi abbiamo iniziato il confronto al fine di iniziare a costruire un testo di un accordo quadro che contenesse le garanzie sul piano industriale 2015-2018. Entro ottobre inizierà la fase di consultazione sindacale e la fusione dei due gruppi si prevede di completarla entro metà 2016. Il piano prevede missioni industriali per tutti i siti, attraverso l’insourcing di attività, la crescita di 650.000 pezzi dei volumi prodotti in Italia. L’incremento verso il 70% della saturazione produttiva di tutti i siti. 513,5 mln€ di investimenti. Il 75% di tutti gli investimenti su R&S di tutta l’area Emea concentrati in Italia. Il testo dovrà contenere un quadro a cui seguiranno accordi applicativi in sede locale e nazionale con ammortizzatori sociali che a partire dai contratti di solidarietà, escludano generazione di esuberi strutturali».
«Il confronto – ha concluso Bentivogli – si è poi concentrato nel chiarimento delle missioni industriali e degli assetti occupazionali di tutti i siti e degli incentivi per esodi o trasferimenti volontari in cui abbiamo ottenuto per gli esodi l’incremento degli importi e le garanzie per i lavoratori che prevedono per coloro che utilizzeranno mobilità o Naspi per il successivo aggancio alla pensione avranno un’integrazione salariale tale da non avere perdite di retribuzione dall’interruzione del rapporto di lavoro all’accesso alla pensione».
Il prossimo incontro è in programma per il 2 luglio alle 13.30.
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