Compaiono striscioni sugli alberi da tagliare, attimi di tensione a San Macario
Un gruppo di persone ha appeso messaggi e "decorato" gli alberi con piatti di plastica dipinti, a evocare i volti delle piante minacciate dal taglio. Assessori e tecnici comunali sono intervenuti in forze e c'è stato qualche momento di confronto animato
Poco dopo mezzogiorno s’infiamma la protesta per i tigli di San Macario di Samarate, destinati (in parte) all’abbattimento, nel quadro del rinnovo della via, con tanto di nuove banchine e ciclabile.
Ad accendere lo scontro, l’intervento di un gruppetto di persone – tra quelle attive contro il progetto – che ha sistemato un paio di striscioni di protesta e, sull’esempio di quanto già comparso in analoghe mobilitazioni a Milano, ha “decorato” ognuna delle piante sul viale del cimitero con un paio di piatti di plastica, a evocare il volto degli alberi destinati ad essere tagliati. La forma di protesta non è piaciuta alla giunta comunale: sul posto, insieme ad alcuni tecnici comunali e alla Polizia Locale, sono arrivati la vicesindaco Alessandra Cariglino e gli assessori Enrico Puricelli e Luca Macchi.
Ed è qui, appunto, che si è accesa la discussione. «Una decina di minuti» di confronto a toni accesi, tra gli assessori che contestavano la legittimità del metodo di protesta (che “usa” gli alberi, patrimonio pubblico) e la stessa mobilitazione in generale. «Alla fine il comandante della Polizia Locale ha comunque definito che si tratta di una forma di protesta legittima», ammette Enrico Puricelli, assessore alla sicurezza e punto di riferimento della giunta a Samarate. L’assessore Macchi ha lamentato ad alta voce la strumentalizzazione della protesta da parte di pochi.
Insieme ad alcuni residenti della zona c’era anche Emanuela Signorini, una delle persone che sta portando avanti la mobilitazione pro-tigli. «Una protesta civile, che non occupava la strada e non danneggiava certo gli alberi». Sul posto sono arrivati anche alcuni esponenti del mondo della politica, tra cui Stefano Provasio del Movimento 5 Stelle e Eliseo Sanfelice, ex consigliere comunale, tra i promotori dello spazio Bacheca Civica. «Sono andato perchè mi era stato detto che c’erano alcune donne che protestavano e che era intervenuta la giunta, volevo essere presente anche a garanzia delle donne presenti». Martedì sera si erano riunite una cinquantina di persone, per la prima “assemblea” sul tema (che il Movimento 5 Stelle ha divlugato e fatto propria, anche se partiva più in generale dai cittadini).
E il sindaco Leonardo Tarantino? Non è a Samarate, ma raggiunto al telefono da VareseNews dice: «chiedo a tutti di tenere i nervi a posto, lo dico ad entrambe le parti. Per discutere il progetto ci sono le sedi opportune». E Tarantino ribadisce la posizione già espressa: disponibilità al dialogo, convinzione personale che la soluzione oggi messa sulla carta sia la migliore possibile, convizione di interpretare la volontà della maggioranza dei cittadini. «Finora nessuno ha risposto al nostro invito di discutere» (qui la posizione completa del sindaco).
Su questa vicenda d’estate pesa comunque anche il fantasma del mese di agosto, il mese più temuto da chi adombra colpi di mano su progetti divisivi. C’è il rischio che si parta in questi giorni o ad agosto? «I tigli verranno tagliati a settembre, se non a ottobre» dice l’assessore Puricelli. Gli oppositori del progetto promettono invece un presidio per difendere gli alberi.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
GianPix su Arriverà domani
ghiro78 su Incidente a Castronno, auto finisce nella vetrina della pizzeria
cladico su Botti vietati a capodanno a Varese
Paskyu su “La città di Varese e i vecchi frontalieri 'scippati' dal Governo”
Orlando Mastrillo su Patteggia un anno la donna che ha aggredito l'infermiera in Pronto Soccorso a Busto Arsizio
lenny54 su Patteggia un anno la donna che ha aggredito l'infermiera in Pronto Soccorso a Busto Arsizio
L’importante è tagliare per poi ripiantumare, non tagliare e basta.
Possibile che solo fuori da questo paese ci sono viali alberati ben tenuti mentre qui tra un po’ abbiamo una tabula rasa desertica arsa dal sole?
Fan bene a protestare…i nostri amministratori ormai sono esperti in motosega e betoniere.