Gadda: “Arcisate Stabio, finalmente il cerchio si chiude”

La deputata del Partito Democratico si è espressa così al termine della riunione che ha confermato il cronoprogramma dei lavori per l'esecuzione dell'opera

Arcisate Stabio, sesto compleanno in cantiere

«Con la seduta preparatoria del CIPE di oggi e la relazione del sottosegretario Umberto Del Basso De Caro, su Arcisate-Stabio finalmente il cerchio si chiude». Lo dice la deputata del Partito Democratico, Maria Chiara Gadda al termine della riunione che ha confermato il cronoprogramma dei lavori per l’esecuzione dell’opera, già concordato con gli enti locali le scorse settimane.

«Il Governo nella sua relazione ha dato risposta a tutti i rilievi tecnici sollevati dalla Corte dei Conti» spiega la parlamentare Pd. «Mi riferisco in particolare alla questione delle terre e rocce da scavo, conferite alla ex cava Femar, ed è stato puntualmente esposto il nuovo quadro economico finanziario che prevede 38 milioni di euro di investimento in più per la conclusione dell’opera».

«La relazione del sottosegretario chiarisce definitivamente tutti i punti rimasti aperti, riportando così il cantiere ad un regime di “normalità”» continua Gadda. «Questa buona notizia giunge a poche ore dalla visita del Ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, e dell’amministratore delegato di RFI, ing. Maurizio Gentile, lunedì 3 agosto ai cantieri in occasione della consegna degli stessi alla nuova impresa costruttrice».

«Si chiude un cerchio – prosegue Maria Chiara Gadda – per un’opera che ho seguito con continuità e che conosco quanto stia a cuore ai cittadini del territorio. Una infrastruttura che è entrata subito nelle priorità del Governo Renzi, grazie all’interessamento diretto del sottosegretario Del Basso De Caro con il quale sono stata in contatto costante in questi mesi».

«Il sopralluogo di lunedì testimonia l’impegno di Rfi e di questo Esecutivo – conclude – che si è prefissato l’obiettivo di porre fine allo stallo che per anni ha bloccato i lavori dell’Arcisate-Stabio e restituire al territorio l’opera finita, in tempi brevi».

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 30 Luglio 2015
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