Gigi Farioli: “Riclassificare Accam? Una buona notizia”
Il Primo Cittadino di Busto Arsizio era al corrente delle novità che riguardano Accam ma spiega: "E' una buona notizia, permetterà di rendere più sostenibile la fabbrica dei materiali"
Lo sapeva da qualche giorno, Gigi Farioli, che Accam era diventato un nuovo inceneritore. La scorsa settimana, infatti, sulla sua scrivania di Palazzo Gilardoni è arrivata la lettera della Regione con la quale si comunicava il riconoscimento della categoria R1 «e che io ho letto nell’ottica del riconoscimento che Accam è un buon impianto, non certo come volontà di ribaltare il volere dei soci dell’impianto».
Quando però si è diffuso l’allarme dei comitati «qualche dubbio mi è venuto» ammette, ma è bastata una telefonata con l’ex presidente del consorzio, Roberto Antonelli «per avere la certezza che quanto fatto è stato fatto per facilitare il nuovo percorso di Accam». Secondo Farioli, infatti, «il riconoscimento di livello R1 ci permetterà di accedere ai contributi statali» andando così a facilitare il piano economico che servirà per il nuovo corso della società.
Tra l’altro per Gigi Farioli la notizia non è nuova: «se n’è parlato a lungo anche nelle varie riunioni in Regione -spiega- e questo riconoscimento dovrebbe rassicurarci: l’inceneritore che c’è nella nostra città non è un ferro vecchio». Ma di fronte al rischio che a Busto Arsizio arrivino i rifiuti di tutta la penisola a seguito delle decisioni del decreto sblocca Italia il Primo Cittadino si trincera dietro le ferme prese di posizione di Regione Lombardia che «sta lottando contro il provvedimento».
Ma nonstante i rischi «questa decisione può agevolare il piano finanziario che dovrà essere presentato entro l’autunno» dal momento che «il nuovo corso deciso dai soci dovrà avere la relativa copertura finanziaria per non far fallire la società». Farioli ricorda quindi come prioritario sia il lavoro di «fusione tra Agesp, Amga, Amsc ed Accam» e come la «sostenibilità occupazionale, ambientale oltre che economica dell’intera operazione è fondamentale».
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Gentile signor sindaco Farioli, vada avanti e non guardi Sel. Leggendo la loro lettera non hanno capito niente. L’ inceneritore deve funzionare. Prima si fanno le cernite dei vari materiali, poi si brucia ed alla fine discarica. Vada avanti con la battaglia e non guardi indietro, la nuova civiltà dovrà convivere con l’incenerimento altrimenti morirà sotto la spazzatura . Questa non deve entrare in discarica , oggi non è come il passato. Cosa da non dimenticare nell’ inceneritore è il funzionamento impianto. Questo lo dice un povero caldaista, Erino.