Il Del Ponte sarà pronto e funzionante il prossimo anno
Il direttore dell'azienda ospedaliera smentisce le critiche per la mancanza di fondi del terzo lotto e spiega che dal prossimo anno entrerà progressivamente in funzione con le sue eccellenze. Mancano però notizie riguarda il futuro nuovo personale
Il consiglio comunale si mobilita per il futuro ospedale Del Ponte. Sollecitati dalla presidente della Fondazione Ponte del Sorriso Emanuela Crivellaro, alcuni politici , coinvolti da Fabrizio Mirabelli del Pd e Piero Galparoli di Forza Italia, stanno per indirizzare una lettera al Presidente della Regione Maroni per sollecitare l’invio dei fondi relativi al terzo lotto dell’ospedale: « Senza l’arrivo di ulteriori 10 o 15 milioni – dicono – il progetto sarà incompiuto ».
Attualmente, i lavori in piazza Biroldi sono in dirittura d’arrivo: il secondo lotto dei lavori sta per ultimare la palazzina Michelangelo. È in fase di costruzione la passerella per collegare l’ingresso con il nuovo padiglione, progetto alternativo alla hall tutta vetrate e alberi pensata dall’architetto Felli che aveva firmato il primo progetto del futuro ospedale.
Per settembre, quindi, l’opera edilizia sarà conclusa. Da quel momento si dovranno calendarizzare i collaudi per arrivare a indicare nella primavera del 2016 l’avvio del nuovo ospedale.
Così com’è stato realizzato, con 5 milioni del primo lotto per ristrutturare la Villa e mettere a norma le stanze del vecchio Del Ponte, e i 22 del secondo, a cui si aggiungono 9 milioni stanziati per arredi e tecnologie, il Del Ponte dovrebbe essere in grado di ampliare la sua offerta sanitaria per mamme e bambini, offrendo anche nuove specialità come la chirurgia pediatrica e la terapia intensiva.
Il direttore dell’azienda ospedaliera Callisto Bravi respinge al mittente le critiche e i timori: «Dall’anno prossimo il nuovo Ospedale Del Ponte inizierà ad essere operativo e, progressivamente, diventerà un polo di riferimento materno-infantile per tutto il nord-ovest della Lombardia, in grado di offrire un’assistenza alle donne e ai bambini non solo più ampia ma anche più completa grazie ai cospicui investimenti già stanziati da Regione Lombardia e in gran parte già tradotti in interventi strutturali. Questo avverrà a prescindere dalla cosiddetta ‘terza fase’ che non tocca assolutamente la sostanza del progetto, consistendo in un intervento di tipo accessorio e che si limiterebbe a completare le strutture già create con una hall per accogliere i pazienti in un ambiente ancor più confortevole. È come un’auto di lusso a cui mancano gli interni in radica».
In questo nuovo edificio saranno ospitati 20 posti letto di Neonatologia (rispetto agli attuali 15), 10 posti letto di TIN (rispetto agli attuali 5), 12 posti letto di Neuropsichiatria Infantile, di cui 10 ordinari e 2 di day hospital (rispetto agli attuali 2 posti letto di day hospital) e 33 posti letto di Pediatria (rispetto agli attuali 22).
Pertanto le strutture pediatriche che verranno trasferite nel padiglione Michelangelo avranno un incremento di 31 posti letto (pari a + 76,5% rispetto agli attuali). «L’ipotetica terza fase del progetto, pensata dieci anni fa, – tiene a sottolineare il Direttore generale, Callisto Bravi – non è indispensabile per lo svolgimento delle attività né per quelle presenti, né per quelle più ampie che saranno incrementate a partire dall’anno pros
Quello che, a oggi, manca del tutto, quindi, è la comunicazione circa gli investimenti in termini di personale medico e infermieristico che otterrà il Del Ponte per gestire 100 letti in più, oltre alle specialità che confluiranno in questa sede. Parliamo, per esempio, della chirurgia pediatrica che dovrà dotarsi di un’equipe specifica, piuttosto che del personale della terapia intensiva pediatrica o del nuovo pronto soccorso.
A meno di un anno dalla sua inaugurazione, sono soprattutto queste le informazioni che si attendono per evitare che il nuovo Del Ponte rimanga semplicemente l’ampliamento degli spazi.
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