Il frontale sul rettilineo che ha portato via marito e moglie
Mario Cocco e Michela Furnari si erano appena sposati ed erano rientrati da poco dal viaggio di nozze. Sono morti sul vialone dove un mese fa perse la vita un trentasettenne
È successo tutto in un attimo, una frazione di secondo o poco più e sull’asfalto dello stradone tra Cassano Magnago e Busto, sono rimasti i corpi di Mario Cocco e della moglie Michela Furnari.
Intorno i resti, sparsi ovunque, dello scooterone su cui viaggiavano, disintegrato nello scontro.
La dinamica è stata ricostruita già nelle linee fondamentali dalla Polizia Stradale di Busto, intervenuta sul posto: alla base ci sarebbe un sorpasso azzardato fatto dall’auto condotta da un 23enne, all’altezza del sottopasso dell’A8, in territorio di Fagnano Olona.
Un punto dove la visibilità diminuisce, nel mezzo del lungo rettilineo fiancheggiato da industrie e terreni incolti, alle porte di Busto, annunciata dalla mole in cemento del carcere.
Mario Cocco e Michela Funari, residenti a Cairate, erano da poco marito e moglie, si erano sposati a inizio giugno ed erano appena rientrati dal viaggio di nozze. Michela era originaria di Fagnano Olona. Mario si era stabilito in zona da alcuni anni ed era originario del Torinese.
Non è la prima volta che su questa strada avvengono incidenti mortali.
È infatti passato solo un mese o poco più dall’ultima tragedia della strada: uno scontro frontale aveva visto morire nella notte Andrea Fischietti, psicologo 37enne di Cassano Magnago.
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avete omesso di specificare che il conducente della focus è un Albanese della quale lucidità nutro seri dubbi.
Buongiorno Corrado, il fatto che la persona alla guida dell’auto fosse albanese è ininfluente rispetto al contenuto dell’articolo.
Grazie e buona giornata
Andrea Camurani
Buongiorno Andrea, sarà ininfluente ai fini di ciò che è successo, ma non per dovere di cronaca.
Buona giornata
Luca
Gentile Curt, cosa intende per “dovere di cronaca”? Forse il fatto che è necessario ascrivere a categorie di provenienza nazionale alcune attitudini specifiche? Questo atteggiamento ha un altro nome.
Il dovere di cronaca si esercita pubblicando con linguaggio appropriato notizie di rilevante interesse pubblico, rispettando la regola dell’essenzialità della notizia. La deontoligia professionale impone di non trattare le notizie in maniera discriminatoria. Questo è il cosiddetto “dovere di cronaca”.
Leggerebbe articoli di giornale dove ad ogni fatto segue la nazionalità della persona?
Non mi sembra una buona regola di cronaca. Mi spieghi qual è la differenza fra un’auto condotta da un italiano, o da un albanese.
Grazie, buona giornata.
Andrea Camurani
Bravo !
Italiani, albanesi, scuri, chiari…io non ne faccio una questione di pelle o nazionalità per il semplice fatto che sulle strade ormai ne vedo di tutte indipendentemente da chi guida.
Il non rispetto delle regole, l’imprudenza, il credersi soli al mondo, l’aggressività e le distrazioni dai sempre presenti gadget tecnologici sono all’ordine del giorno.