Il Lago Maggiore in secca, il Ticino rischia di morire

E’ il peggiore degli scenari possibili: una lunga siccità, il livello del Lago Maggiore abbassato per legge di 25 centimetri e richieste di acqua sempre maggiori, anche per rifornire Expo. E’ questa la condizione che sta attraversando il Verbano e che spinge il Parco del Ticino a lanciare l’allarme: «La situazione è molto grave -spiega il vicepresidente del Parco, Luigi Duse- al punto che al ponte della Becca, dove il fiume entra nel Po, siamo sotto di 3 metri rispetto allo zero idrometrico».

I DATI – L’acqua nel Lago Maggiore continua a scendere: ogni secondo dalla diga della Miorina, a Sesto Calende, escono 250 metri cubi di acqua ma contemporaneamente i fiumi portano all’interno del bacino solo 170 metri cubi. In pratica il Verbano perde 80.000 litri di acqua ogni secondo. Ma l’acqua che si immette nel fiume viene in gran parte assorbita dai canali: il Naviglio deve mantenere alta l’acqua in Darsena a Milano, il Villoresi deve portare 600 litri di acqua al secondo ad Expo e l’irrigazione dei campi è a livelli record. «In questa condizione solo 25 metri cubi rimangono nel Ticino -spiega Duse- e tutto l’ecosistema è a rischio».

LA DIFFIDA – Il Parco del Ticino ha quindi deciso di diffidare il Comitato Tecnico Istituzionale dell’Autorità di Bacino del Fiume Po a disporre immediatamente l’incremento del livello massimo di regolazione del Lago Maggiore nel periodo estivo ad un metro e cinquanta sullo zero idrometrico. «E’ da un anno che ripetiamo che il livello deve essere alzato -continua- e purtroppo il meteo ci sta mostrando che avevamo ragione noi». Con la diffida «nessuno potrà dire di non essere stato avvisato» e così ognuno «dovrà assumersi le sue responsabilità».

IL DEFLUSSO MINIMO VITALE – La vicenda si trascina dall’estate scorsa quando il ministero dell’ambiente ha deciso di sospendere la sperimentazione che d’estate innalzava di mezzo metro il livello del Lago Maggiore per contrastare i periodo di siccità. Una vicenda che ora è al vaglio del tribunale delle acque di Roma ma la prossima udienza non sarà prima di settembre.

L’ALLARME – Senza nuovi afflussi d’acqua (leggi: pioggia) il livello del lago continuerà a scendere e i problemi aumenteranno. «Secondo i nostri calcoli -conclude Duse- entro una decina di giorni il livello del lago sarà troppo basso e questo si ripercuoterà su tutto il bacino mettendo a rischio agricoltori, centrali elettriche e anche il sito di Expo».