L’azienda: “Italia al centro del rilancio di Whirlpool”

Durante l’incontro di oggi sono stati confermati tutti i punti discussi nel corso degli ultimi tavoli. Per Carinaro "assegnazione di una missione strategica e ad alto valore aggiunto"

whirlpool comerio cassinetta

L’intesa di oggi segna l’inizio di un percorso che vedrà l’Italia al centro del rilancio del settore industriale del bianco in Europa – ha dichiarato Davide Castiglioni, Amministratore Delegato Italia e Vice Presidente Operazioni Industriali di Whirlpool EMEA. “In poco più di due mesi dalla presentazione del piano, si è giunti a un accordo pienamente condiviso grazie al contributo di tutti, delle parti sociali e del Governo, e al confronto aperto e costruttivo che caratterizza da sempre il modello di relazioni industriali di Whirlpool. Attendiamo ora con grande fiducia l’esito del referendum tra i lavoratori”.

Questo il commento dell’azienda che segue la firma, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, dell’ipotesi di accordo sul Piano Industriale per l’Italia 2015-2018 Whirlpool-Indesit.

Confermato l’impegno di Whirlpool in Italia nel lungo periodo grazie a investimenti per oltre 500 milioni di euro in processi, prodotti e Ricerca & Sviluppo nei prossimi quattro anni. L’Azienda rafforza la propria presenza industriale grazie all’assegnazione di soluzioni sostenibili per ogni sito, minimizzando così gli impatti occupazionali.

In particolare, ogni stabilimento avrà una missione specifica con un piano di crescita a lungo termine. Per alcuni impianti questa crescita include l’insourcing di produzioni dall’estero e l’aumento della capacità produttiva.

Il piano rafforza il ruolo dell’Italia come centro di eccellenza per la Ricerca e Sviluppo, cui sarà destinato oltre il 75% della spesa totale prevista per la regione EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa). Infine, saranno mantenute due sedi amministrative, una in Lombardia e una nelle Marche.

Firmata con i sindacati, inoltre, l’ipotesi di accordo sullo schema degli incentivi e degli ammortizzatori sociali che permetteranno di minimizzare l’impatto occupazionale. Le eccedenze saranno gestite su tutti gli stabilimenti con ammortizzatori conservativi, agevolando le uscite con mobilità incentivata su base volontaria o per accompagnamento alla pensione o, ancora, favorendo i trasferimenti presso altra sede del Gruppo. Viene così mantenuta la presenza sul territorio e la continuità del lavoro, un punto essenziale dell’impegno che l’Azienda ha assunto sin dall’inizio della vertenza.

Nei prossimi giorni entrambi i testi saranno sottoposti a referendum da parte delle organizzazioni sindacali in tutte le sedi italiane del Gruppo per l’approvazione finale da parte dei lavoratori.

Durante l’incontro di oggi sono stati confermati tutti i punti discussi nel corso degli ultimi tavoli, prima di giungere all’accordo. Fondamentali a tale riguardo sono stati la soluzione individuata per il sito di Carinaro (CE) che prevede l’assegnazione di una missione strategica e ad alto valore aggiunto e l’intesa sul riassetto occupazionale.

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Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Luglio 2015
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