“Non vado in Cina”: Dionigi smentisce le voci di un suo trasferimento
Il primario della clinica chirurgica dell'ospedale di Varese dichiara infondate le voci che da giorni circolano sulle sue scelte professionali. Il timore era che Varese perdesse la chirurgia universitaria

« Smentisco nella maniera più assoluta di avere intenzione di trasferirmi in Cina a lavorare». È categorico il professor Gianlorenzo Dionigi nel negare una voce che circola ormai da settimane all’ospedale di Varese.
Il primario della Chirurgia 1, stando alle voci, avrebbe ricevuto un’interessante proposta da un ospedale di Shangai. In Cina esercita anche il padre, il luminare della chirurgia Renzo Dionigi andato in pensione tre anni fa, e che è stato chiamato come consulente dopo aver esaurito la sua attività professionale e accademica a Varese.
Le voci insistenti parlavano di un’ipotesi molto credibile, un incarico chirurgico nel campo della tiroide. Tra le conseguenze di quest’offerta, che avrebbe portato a lasciare senza primario la clinica chirurgica varesina, il timore che, in un momento di riorganizzazione del sistema ospedaliero lombardo, Varese si vedesse sottrarre una delle due chirurgie lasciando solo l’esperienza ospedaliera diretta dal dottor Eugenio Cocozza.
Le parole del primario Dionigi mirano a rasserenare un clima già preoccupato dal dibattito sulla riforma sanitaria e dal destino di questa azienda ospedaliera.
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