Olona, le fonti diventeranno “sentieri dell’acqua”

Presentato un progetto di riqualificazione dell’area, che verrà trasformata in un museo naturale a cielo aperto. Prevista una prima sistemazione idraulica per il torrente Vellone

Chi oggi transita per la strada del Brinzio verso Varese, all’altezza della Rasa nota una sorta di grande pozzo in mezzo al prato di Villa Cagnola: quelle sono le sorgenti dell’Olona e presto diventeranno un percorso naturalistico che consentirà soprattutto ai più giovani di conoscere le meraviglia della nostra natura. E non solo. Anche altri interventi sono previsti sull’asta del fiume Vellone, corso d’acqua che in passato causò non pochi danni a Varese. Lavori importanti, del valore di un milione di euro, che termineranno nel 2016.

Di tutto questo si è parlato oggi, 15 luglio a Brinzio, dove oltre ai vertici del Parco campo dei Fiori rappresentati dal Presidente Giuseppe Barra era presenta anche l’assessore regionale della partita per illustrare questi lavori che rientrano nell’Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale ‘Contratto di Fiume Olona-Bozzente-Lura’, sottoscritto nel luglio 2004, con il quale si vuole riportare la giusta attenzione al fiume inteso quale elemento per l’evoluzione di un territorio.

Due i lotti di intervento: il primo per 720.000 euro in capo al Parco campo dei Fiori per la riqualificazione delle sorgenti del Fiume Olona in località Rasa di Varese. La componente progettuale curata dall’Amministrazione del Parco Campo dei Fiori mira a valorizzare dal punto di vista fruitivo e naturalistico l’area delle sorgenti del Fiume Olona in località Rasa di Varese.
Il secondo per 280.000 euro spetterà al Comune di Varese partner per la realizzazione di opere di sistemazione idraulica da realizzarsi sull’asta del torrente Vellone. La componente progettuale curata dal Comune di Varese prevede l’elaborazione di uno studio di fattibilità di riassetto idraulico generale del Torrente Vellone e la realizzazione di un primo intervento di sistemazione del corso d’acqua.

Tornando all’intervento sulle fonti dell’Olona, esso ha un elevato interesse naturalistico: da qui parte l’idea di destinare questo luogo a percorso didattico, vero e proprio “sentiero dell’acqua” per valorizzare il patrimonio ambientale e volto alla divulgazione dei contenuti didattico scientifici.

Il motivo di questa scelta sta nella finalità che da sempre questo luogo – il Villaggio Cagnola – ha rivestito dalla sua creazione ai giorni nostri.
Alla fine della prima guerra mondiale venne costruito il primo nucleo del Villaggio Cagnola; il complesso prende il nome da Sandro Cagnola, figlio del proprietario e fu utilizzato con fini sociali fino al passaggio di proprietà al comune di Milano effettuata tramite donazione nel 1938 con il vincolo che l’uso fosse a finalità sociale.

Nel 1949 il complesso si arricchisce di ulteriori fabbricati destinati all’ospitalità di ragazzi che erano in difficoltà. Venne attivata anche una scuola – laboratorio dove accanto all’insegnamento tradizionale c’era spazio per i lavori manuali nel campo o nei laboratori di falegnameria. Il complesso negli anni settanta ha visto un graduale abbandono e 2003 venne acquistato dal Parco Regionale Campo dei Fiori con l’intento di rivitalizzare l’aerea in disuso e gli edifici rovinati dall’incuria al fine di creare una struttura a supporto di attività ricreative, educative, scientifiche e di promozione.

Il passaggio illustrato oggi a Brinzio va proprio in questa direzione, dando la possibilità alle generazioni future di “scoprire” le radici della natura di questi boschi e della fortuna di questi luoghi determinata proprio – soprattutto più a valle – dall’operosità che nei secoli nacque proprio nei dintorni di questo ed altri corsi d’acqua, senza i quali l’industria lombarda non avrebbe potuto crescere. Il “taglio” di questo intervento è comunque di tipo ambiantale e scientifico per valorizzare un’area di grande importanza naturalistica.

Il progetto presentato oggi – ha affermato l’assessore regionale all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi – soddisfa pienamente questo requisito, sistemando un’area sorgiva dell’Olona di elevato interesse naturalistico, con interventi di fruizione didattico-naturalistica nell’ambito di un approccio strategico di valorizzazione paesaggistica di ampio respiro, nonché interventi di sistemazione idraulica sull’asta del
Torrente Vellone”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Luglio 2015
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