Varese, l’ultima notte per salvare il calcio

Dopo oltre due ore di riunione a Palazzo Estense non c'è ancora un verdetto definitivo. Entro mercoledì a pranzo si saprà il destino biancorosso (in Eccellenza)

Ore 20.00

Si è concluso dopo due ore la riunione nell’ufficio del sindaco Attilio Fontana. Il primo cittadino è stato il primo a parlare al termine dell’incontro: «Domani all’ora di pranzo potremo dire se il Varese parteciperà al campionato di Eccellenza o se non ci sarà nulla da fare. Tra questa notte e domani mattina attendiamo le ultime risposte che sono fondamentali per arrivare ad iscrivere la squadra; le persone con le quali stiamo trattando sono comunque all’incirca le stesse già coinvolte nei giorni scorsi, ad eccezione di Salvo Zangari».

Con Fontana sono intervenuti anche Giorgio Scapini ed Enzo Rosa. Scapini si è reso disponibile a lavorare per quanto riguarda la parte tecnica: «Sono qui per questo, ma a titolo personale, non rappresento Riccardo Sogliano».

E a titolo personale è anche Rosa, il quale però rimane in stretto contatto con l’imprenditore Paolo Sudanti: «Lui è sempre disponibile se ci saranno le condizioni per rifondare la squadra».

Ora il nodo riguarda innanzitutto la cifra che va messa a disposizione praticamente subito: servono all’incirca 110 mila euro da versare entro fine settimane (i soldi provenienti dall’estero hanno iter più complicati), dopodiché sono necessari altri 150 mila euro per cominciare a pianificare gli ingaggi. Si stima che una stagione tutto compreso costi intorno ai 600mila euro. Gli altri nodi da affrontare riguardano le tempistiche perché, non dimentichiamoci, bisogna fondare una nuova società con tutte le regole del caso e affrontare i relativi passaggi burocratici. E come si sa la burocrazia è nemica della fretta.

Ore 18 e 20

A Palazzo Estense è giunto anche Giorgio Scapini, a lungo responsabile del settore giovanile del Varese 1910, ruolo a cui era destinato nel caso la società nascente fosse stata gestita da Ricky Sogliano.   Non è escluso che Scapini sia presente proprio per conto di Sogliano. Voci raccolte parlavano anche di un possibile arrivo di Giancarlo Giorgetti che tuttavia non è stato visto ma potrebbe essere contattato telefonicamente.

Ore 18.00

Nell’ufficio del sindaco Fontana, con il primo cittadino e l’avvocato Carlo Passera c’è Enzo Rosa, storico leader della curva nord, che in questi giorni si è adoperato per trovare possibili investitori tra cui Paolo Sudanti che tuttavia oggi non è presente nè in prima persona né tramite l’avvocato. All’esterno dell’ufficio del sindaco ci sono una dozzina di tifosi in attesa di ricevere notizie.

L’ultimatum di cui ha parlato ieri il sindaco Attilio Fontana riferendosi al Varese Calcio, scadrà questa sera. Non alle ore 18 ma in quelle successive perché proprio in quel momento a Palazzo Estense è convocata un’ulteriore, disperata riunione.

Difficile prevedere chi raccoglierà l’invito e risponderà alla convocazione: per partecipare alla Serie D bisogna raccogliere subito 350mila euro e garantire almeno un milione complessivo per disputare una stagione dignitosa. Cifre che giovedì scorso parevano abbondantemente a disposizione, sommando i contributi di tutti gli investitori interessati, e che invece sono naufragate al momento della realpolitik, quando cioè le tante anime coinvolte hanno cercato un accordo.

L’ipotesi di scorta potrebbe essere quella di scegliere per la seconda volta nella storia l’iscrizione al campionato di Eccellenza, torneo per cui i denari necessari sarebbero meno – ma, attenzione, non si gioca gratis in quella categoria – in modo da farsi bastare il contributo di un solo investitore (ancora Paolo Sudanti?). In queste ore sarebbe stato contattato anche Luca Sean Sogliano, figlio di Ricky e attuale d. s. del Carpi neopromosso in Serie A, nella speranza che possa fare da tramite verso qualche personaggio interessato ad aiutare il calcio varesino. Che ora è davvero vicino a una drammatica e clamorosa chiusura.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 28 Luglio 2015
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Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da Mirko74

    Per elemosina preferisco sparire, altro che Eccellenza…
    Così come i cori allo stadio canteremo che senza di te pensiamo soltanto alla f..a….e riformeremo il settore giovanile con i nuovi biancorossi che nasceranno!!!!!!!!!

  2. Avatar
    Scritto da mike

    Vero, tutti grandi uomini, con le palle……nel senso che di palle ne hanno raccontate fin troppe! Se anche l’ultima spiaggia di stasera non porterà a nulla, molto meglio sparire che iscriversi in Eccellenza! Comunque i nostri imprenditori hanno dimostrato una volta di più di che pasta sono fatti: pastafrolla andata a male!!!! VERGOGNA!!!!

  3. Avatar
    Scritto da Gigios

    Ora tocca all’eccellenza. Una continua corsa al ribasso, che offende i tifosi e tutta la città. Nessun “salvatore della patria”, s’aggirano solo avvoltoi, speculatori e ciarlatani. Se poi mischiamo l’incompetenza con cui sono state gestite le trattative e l’allontanamento di eventuali piani b, il risultato è presto fatto. E se anche sorgesse qualcosa, con che progetto si andrebbe avanti e per quanto? Siamo oltre il ridicolo ma “al peggio non c’è mai fine”.

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    Scritto da Alex71

    “…per qualcuno può sembrare un ridimensionamento…” Sembrare!? Questo è un ridimensionamento!! Comunque piuttosto che un campionato di eccellenza gestito da nani e ballerine meglio sparire con quel barlume di dignità che ci è rimasta (ben poca grazie ai vari Laurenza, Cassarà, Zeaiter & Co.). Adieu Varese!!

  5. Avatar
    Scritto da ABC

    Il discorso è semplice: se a Varese -città ricca- ti fermi ad ascoltare chi parla di calcio, al 99% riguarda Inter, Juve e Milan….
    Alla “Varese Città” del “Varese Calcio” non gliene frega niente…. 5 anni consecutivi in serie “B” sono stati una casualità; la metà della “Gloriosa Storia Biancorossa” è passata nelle categorie inferiori.
    Perchè realtà “simili” tipo Brescia, Vicenza, Empoli, Pescara, Avellino, Ternana, Modena , Livorno hanno sempre maggior continuità e dignità???

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